Primarie Pd, in provincia trionfa Bonaccini. Solo a Scicli successo di Elly Schlein. Il cambiamento è ancora lontano
C’è un dato nel dato sulla vittoria di Elly Schlein che con il 53,8% è la nuova segretaria del Partito Democratico battendo Bonaccini che raggiunge il 46,2%.
Ma questo dato non riguarda il Sud in generale, la Sicilia, in particolare e soprattutto la nostra provincia.
Infatti qui vince Bonaccini, su 3700 persone che sono andate a votare, 2549 si sono espresse a favore del presidente emiliano e 1146 per la Scheiln.
Questo, dimostra come il Pd in provincia di Ragusa sia rimasto ancorato a quella corrente tradizionalista che non è ancora pronta al salto di qualità, non è ancora pronta al vero cambiamento e basta vedere i volti di coloro che reggono le segreterie nei vari circoli cittadini per capire che si è davvero lontani da quello che è stato espresso a livello nazionale.
A Ragusa il segretario del partito è Peppe Calabrese che certamente non è un volto nuovo né del partito né tanto meno della politica, a Modica lo stesso, qui con l’aggravante che il nuovo segretario Salvatore Poidomani, è stato eletto da poco e quindi la dimostrazione è che non c’è davvero intenzione di cambiare rotta. Qui è vero che la Schelin ha vinto ma non per merito dei vertici del partito, che avevano espressamente dichiarato la loro vicinanza a Bonaccini, ma dei militanti che a quanto pare hanno ritenuto più credibile la proposta della Scheiln e non si sono fatti influenzare nella scelta.
Anche a Comiso e Vittoria la preferenza è andata a Bonaccini, qui addirittura si registra l’elezione della vittoriese Maria Giovanna Zocco all’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, nella lista Energia Popolare di Stefano Bonaccini.
Solo Scicli ha dato un segnale forte di cambiamento con la scelta di un segretario giovane, Emanuele Scala, e che è riuscito a portare una ventata di novità all’interno del Pd di Scicli che certamente aveva bisogno di uno scossone ed infatti qui i dati confermano il risultato nazionale con 131 voti per Schlein e 112 per Bonaccini.
Piccoli spiragli anche ad Ispica anche se con numeri davvero irrisori: su 118 votanti, 60 voti sono andati alla Schlein e 58 a Bonaccini.
Insomma, un partito che ancora una volta si presenta spaccato con due anime, una che mira al cambiamento, che guarda alla società che cambia, che non può più mettersi di sbagliare, l’altra aggrappata con forza ad un passato che non esiste più, che non sta a passo con i tempi, che non intercetta le esigenze della società che inevitabilmente si pone nuovi interrogativi.
Un dato però è certo: sono stati circa 1,2 milioni gli elettori presentatisi nei 5.500 gazebo allestiti in tutta Italia, questo vuol dire che gli elettori del Pd hanno deciso di esserci, di andare a votare, di tornare ad essere protagonisti, e questo è certamente l’altra faccia della medaglia. Perché il Paese ha bisogno di essere Governato ma per farlo ha bisogno anche di un’opposizione seria, preparata, attenta ai temi importanti e non è un caso se le prime parole della neo segretario sono state proprio queste: “Saremo un bel problema per il governo di Giorgia Meloni, a difesa dell’Italia che fa più fatica, dei poveri che il governo colpisce e non vuole vedere”.
Adesso c’è da capire solo una cosa se la vecchia guardia le permetterà di Governare o come sempre metterà i bastoni fra le ruote. Per la serie: “Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io”
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