“Nella foga di rispondere a tutti i costi a una nostra proposta chiara e concreta per una transizione ecologica che al tempo stesso permetta una massiccia produzione di energia rinnovabile e produca benefici economici per tutta la città, con una particolare attenzione alle fasce più deboli, la coalizione che sostiene il sindaco uscente Peppe Cassì prova a far passare gli interventi minimali posti in essere in cinque anni di mandato per un atto di portata ampia e strutturale.

L’ennesima dimostrazione di come quest’amministrazione provi a mistificare la realtà attraverso un uso distorto della comunicazione. Ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti, così come i numeri che abbiamo indicato nella nostra proposta. Il gruppo che sostiene Cassì millanta come interventi ‘strategici’ qualche pannello fotovoltaico qua e là, per qualche centinaio di migliaio di Kwh, provando a confrontarlo con un progetto specifico, realmente trasformativo e ambizioso come il nostro, che permetterà la produzione di oltre 13milioni di Kwh, una quantità di ben oltre cento volte superiore! Si intuisce chiaramente come si stia parlando davvero di due questioni abissalmente diverse, lo stesso abisso che c’è tra le performance della mediocrità cui finora abbiamo assistito e le potenzialità dell’ambizione di cui la nostra città ha un enorme bisogno.

Il gruppo che sostiene il sindaco uscente a quanto pare non ha problemi soltanto con le dimensioni delle proposte, e quindi con i numeri, ma anche con gli strumenti per realizzarle. I cittadini, con cui ci stiamo quotidianamente confrontando, hanno già chiara la nostra proposta, ma forse è bene rispiegarla a quei soggetti politici che, pur predicando la necessità di discutere sui temi, la buttano in slogan e in considerazioni inconsistenti.

Il bando che c’impegniamo a pubblicare entro 100 giorni dal mio insediamento prevede l’individuazione di imprese che, coprendo per intero i costi, realizzerebbero gli impianti per la produzione di energia pulita in almeno il 50% dei 124.000 metri quadrati di tetti di proprietà comunale. Una potenza di 9 megawatt che produrrebbe energia, come detto, per oltre 13milioni di Kwh. L’impresa, sulla base degli accordi, riconoscerà al Comune dei corrispettivi economici che, vista l’enorme quantità di energia prodotta, saranno molto elevati. Quelle somme saranno impiegate dal Comune per la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili in favore dei nuclei familiari in difficoltà economica e di piccole e medie imprese messe a dura prova dal caro bollette, con un circolo virtuoso di produzione di energia rinnovabile e ritorno economico per le casse comunali e per i cittadini.

Quanto all’affermazione circa la contraddittorietà delle mie posizioni, non vedo la relazione tra pannelli fotovoltaici da installare sui tetti, ad esempio del mercato ortofrutticolo di Ragusa, e l’impatto paesaggistico e ambientale di un enorme parco eolico di fronte alla costa ragusana. I primi, inoltre, producono economie da utilizzare per i cittadini e le imprese, il secondo non genera alcun ritorno economico o energetico per la nostra città.

Sono comunque soddisfatto – al di là dei toni utilizzati dal gruppo del sindaco, ormai in piena corsa elettorale e quindi dimentico della sobrietà e pacatezza di cui predicava fino a pochi giorni fa – dell’aver posto l’attenzione con il mio intervento su una questione fondamentale come quella della transizione energetica, dunque aver nuovamente smosso le acque stagnanti del dibattito pubblico, riportandolo finalmente sui temi importanti per la città”.