Modica: intervista a Giuseppe Stracquadanio, i suoi libri, i sogni e i prossimi ‘gialli dalle tinte rosa’
A volte si inizia a scrivere per evadere dalla realtà molto spesso però la realtà stessa merita di essere raccontata ed è quello che è accaduto a Pierpaolo Giuseppe Stracquadanio, 42 anni, modicano, conosciuto da tutti come Peppe, che oggi ha già pubblicato due libri e ne ha pronti altri due da pubblicare.
Tutti sono legati fra loro da un personaggio: “L’indagatore dei sogni” che dà il titolo al secondo romanzo, che in realtà è un giallo in tinta rosa, come ama definirlo l’autore stesso, e che è il protagonista di queste storie che uniscono i sogni alla realtà, perché come dice l’autore: “I sogni possono diventare realtà”
Ma partiamo dall’inizio, ed in particolare, da quando è cominciata la passione per la scrittura.
“In realtà è successo quasi per caso, ci racconta Stracquadanio, non pensavo nemmeno di esserne capace ma poi è venuto naturale. Prima ho iniziato con le poesie e le fiabe, passione quest’ultima che è maturata quando sono diventato papà della mia primogenita e che poi è continuata anche con l’arrivo della mia seconda bambina e ho avuto parecchie soddisfazioni vincendo anche alcuni premi ed il concorso nazionale di letteratura italiana alla sezione fiabe.”
Poi, però ad un certo punto decide di cambiare genere e di scrivere un romanzo. Nasce così “Diario di un consigliere comunale” il titolo la dice già lunga su quanto di vero ci sia tra le pagine di questo libro. Peppe Stracquadanio, infatti, ha vissuto in prima persona l’esperienza di consigliere comunale, una passione quella per la politica ereditata dal padre Giorgio Stracquadanio, prematuramente scomparso nel 2021, che per molti anni occupò gli scranni di Palazzo San Domenico.
Quei banchi, quindi, Peppe li conosce bene sin da ragazzino e basandosi sulla sua esperienza personale offre una versione reale ma anche un po’ fantasiosa della vita di un consigliere.
Un libro divertente ma anche serio che fa riflettere sull’importanza del ruolo del consigliere comunale fondamentale per il benessere della comunità. “Essere consigliere, dichiara Stracquadanio, è una grande responsabilità che forse non tutti comprendono, perché vuol dire prendersi cura della propria città e dei propri cittadini. Credo che proprio oggi che siamo chiamati nuovamente a votare per il sindaco e per il consiglio comunale questo libro potrebbe essere uno spunto interessante”
Da quel momento in poi Peppe Stracquadanio non si ferma più, continua a scrivere, spesso anche di notte, intere pagine che poi prendono la forma di nuovi romanzi.
“Spesso non riesco a fermarmi, mi dissocio dalla realtà e la mia mano comincia ad impugnare la penna e a scrivere. Amo, infatti, scrivere ancora su un taccuino, come si faceva una volta, e li i miei sogni, le mie paure, le mie fantasie, prendono forma. Molti mi chiedono quanto ci sia di autobiografico nei miei romanzi, una buona parte di quello che il protagonista fa o prova certamente è frutto di ciò che ho provato anche io o comunque di ciò che mi piacerebbe provare. Da buon siciliano sono un uomo passionale e vivo la mia vita appieno facendomi spesso trascinare dalle emozioni”.
Non è un caso che l’indagatore dei sogni sia ambientato proprio al Policlino Sant’Orsola di Bologna, qui Giuseppe ha trascorso un periodo particolare della sua vita accompagnando il padre durante la sua malattia. Un legame molto forte quello con il padre e la sua perdita ha certamente influito molto sulla vita di Peppe. “In quel periodo trascorso a Bologna ho conosciuto una realtà che mi ha profondamente colpito. Da qui la scelta di ambientare il mio giallo proprio nel famoso Policlinico, una sorta di omaggio a quel luogo che si è preso cura di mio padre”.
Una storia unica nel suo genere, a tratti simile a un fumetto, un mix di paranormale e vita reale dove l’investigatore cercherà di smascherare l’artefice dei delitti certo che i suoi sogni sono uno strumento indispensabile per incastrare il colpevole.
Ma come dicevamo, Peppe Stracquadanio non si è fermato qui e ha continuato a scrivere altri due romanzi dove il protagonista è sempre lui: l’indagatore dei sogni.
I titoli li conosciamo già “Imperfect Love” e “Giallo in tinta rosa” quest’ultimo in particolare farà certamente discutere visto che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto. “In questi anni ho scritto più per me che per gli altri ma adesso ho deciso che è arrivato il momento di condividere con il pubblico il mio lavoro credo di essere pronto a farlo”.
Presto quindi sentiremo ancora parlare di Giuseppe e del suo Indagatore di Sogni.
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