Inestetismi in vista dell’estate, intervista alla dottoressa Caccamo: “Iniziare in tempo e fare una corretta diagnosi”

Dopo le feste e gli abusi alimentari è inevitabile pensare a rimettersi in forma in vista dell’estate ma il benessere del nostro corpo non passa solo da una corretta alimentazione accompagnata dall’attività fisica.

Il corpo può essere aiutato anche da alcuni trattamenti che servono a combattere quegli inestetismi che sono il vero incubo per le donne ma anche per gli uomini, dalla cellulite alle smagliature, ecco quali sono i trattamenti che li contrastano. Ma bisogna fare una differenza fra i trattamenti estetici e quelli medico estetici. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Katia Caccamo, specializzata in Medicina Estetica e Coordinatrice Regionale della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME).

È importante sottolineare, spiega la dottoressa Caccamo, che i trattamenti medico estetici hanno bisogno di più tempo, questo, ad esempio, è il periodo corretto per cominciare perché, spesso, i trattamenti sono di tipo infiltrativo quindi, per evitare la comparsa di ematomi che a livello estetico potrebbero essere fastidiosi bisogna cominciare per tempo. Fra l’altro, i trattamenti medico estetici, agendo sulla patogenesi dell’inestetismo hanno una durata oltre il tempo del ciclo di trattamento molto più lunga di circa sei mesi di benessere garantiti e anche per questo motivo è sconsigliato avvicinarsi a queste metodiche troppo in avanti tipo giugno. Come dicevamo la stagione perfetta è adesso”

Quanto è importante una corretta diagnosi?

Nella riuscita del trattamento è fondamentale fare una corretta diagnosi. Molto spesso, il mancato raggiungimento dell’obiettivo, è dovuto al fatto che non si riesce a riconoscere una cellulite associata a ristagno di liquidi, piuttosto che una cellulite fibrosa o mista da adiposità localizzata oppure una falsa cellulite determinata dalla riduzione del tono che quindi comporta l’increspatura della pelle che sembra una buccia d’arancia. Quindi, la cosa più importante, è la diagnosi. Gli unici trattamenti che possono risolvere il problema in maniera immediata e definitiva sono quelli di chirurgia plastica ma la medicina estetica no, quindi necessita di uno stile di vita corretto per avere risultati a 360°. Accade, a volte, che le pazienti lamentano di non avere risultati ma poi si scopre che mangiano male, che non fanno sport. È necessario mettere insieme tante cose, l’alimentazione, lo sport, la cosmesi adeguata e il trattamento in laboratorio per raggiungere il risultato”

Quali sono i trattamenti più efficaci?

Le tecniche sono diverse da poter utilizzare, certamente le più “antiche” sono la mesoterapia e la carbossiterapia. L’una prevede l’infiltrazione di sostanze che possono agire in maniera diversa sulla ritenzione idrica, sull’adiposità localizzata, mentre la carbossiterapia permette tramite l’infiltrazione dell’anidride carbonica medicale di migliorare notevolmente la micro circolazione e dare sollievo ai problemi di insufficienza venosa. Quest’ultima, in particolare, è una terapia medica, prima che estetica, con una conseguente miglioramento, agendo sulla patogenesi, di quella che è la pelle a buccia d’arancia e anche il tono. Poi negli ultimi anni si sono sviluppate tutta una serie di tecnologie che vanno ad agire in maniera più focalizzata sull’adiposità localizzata, sul rimodellamento corporeo e ogni studio di medicina estetica si avvale di tecnologie specializzate che permettono di intervenire in maniera singola su questi tipi di inestetismi

Quali sono gli inestetismi più difficili da trattare?

Certamente gli accumuli adiposi. Nonostante, infatti, una corretta alimentazione e un’attività sportiva sono quelli più difficili da essere debellati, ad esempio la pancetta, le maniglie dell’amore, l’interno coscia. In questo caso è fondamentale un approccio multidisciplinare a 360° per riuscire a combatterli. Un altro inestetismo molto diffuso, sono le smagliature. Fino a qualche tempo fa, si sosteneva che fossero impossibili da eliminare, in realtà oggi non è così ci sono diverse metodiche. Personalmente lavoro con la biodermogenesi che è un tipo di tecnologia italiana che permette la rigenerazione del tessuto senza un insulto ma con meccanismo di rigenerazione che permette il riempimento della smagliatura che quindi assume dal punto di vista tattile lo stesso tono del tessuto circostante e permette la risalita dei melanociti e quindi la smagliatura si colora. È un tipo di trattamento che non prevede stagionalità e quindi si può fare in qualsiasi periodo dell’anno e non prevede sedute di mantenimento, cosa che di solito succede per gli altri trattamenti. Il problema si elimina definitivamente. Non ha un’attività preventiva ma sicuramente risolutiva. Questo è molto importante perché c’è un retaggio culturale per cui si pensa che la smagliatura non possa essere trattata ma così non è

Un problema che riguarda sia uomini che donne, ma oggi c’è ancora una sorta di reticenza da parte del sesso maschile a rivolgersi a questo tipo di trattamenti?

Si ancora c’è difficoltà, la medicina estetica in altre parti d’Italia è frequentata dagli uomini, qui non incontro tantissimi. Ma secondo me fa parte proprio di un discorso legato all’immagine che si ha della medicina estetica. Molte persone pensano che questa intervenga per modificare il corpo o il viso da un punto di vista estetico ma abbiamo visto che non è così o meglio non è solo così. Perché la medicina estetica è soprattutto prevenzione”

Quanto è importante che il paziente sia a conoscenza del problema che ha e del percorso da affrontare per riuscire a superarlo?

Per me è fondamentale. Non sopporto la disinformazione da parte del paziente. È inconcepibile che non debba sapere quello che andiamo a fare. Impiego molto tempo nella spiegazione di quello che dobbiamo fare. È chiaro che rispetto ad un trattamento estetico i trattamenti medico estetici prevedendo ad esempio un’infiltrazione molto spesso risultano essere più fastidiosi ma se il paziente è preparato e motivato riuscirà ad affrontarli senza problemi. Oltretutto il sollievo che prova successivamente è così importante che il paziente torna a ripeterlo annualmente perché gli permette di sostituire la terapia medica vera e propria.”

Quindi non si cura solo l’inestetismo ma la patologia

“Questo è l’elemento importante e discriminante del trattamento medico estetico che permette di avere un’efficacia più lunga nel tempo perché andiamo ad intervenire sulla patogenesi del disturbo”  

Molti non si rivolgono al medico estetico perché pensano che i costi siano elevati rispetto ad altri tipi di trattamento è davvero così?

Purtroppo è un concetto molto difficile da scardinare. Io penso che estetista e medico estetico sono delle figure complementari, non ci deve essere la lotta fra di noi. Però un conto è fare il medico estetico e un conto è fare il medico puntore. In Italia oggi ci sono molti corsi che durano uno o due giorni e i colleghi imparano a fare il filler. Essere medico estetico è diverso, perché prevede un percorso lungo di studio che ti permette di approcciare il paziente a 360°. Quando ti dicono più caro dovresti chiederti rispetto a cosa? E’ chiaro che le due cose non possono essere paragonabili. Sono delle figure che si intersecano ma non sono paragonabili. Quello che bisogna chiedersi è che tipo di obiettivo voglio raggiungere e in quanto tempo?

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