Sfruttamento e morti sul lavoro: CGIL e Libera il 1° Maggio ad Acate ricordando Daouda
Nel nome di Daouda Diane il 1° Maggio ad Acate contro lo sfruttamento e le morti sul lavoro. “Qui il lavoro è morte. Così ripeteva Daouda Diane nel suo video messaggio inviato ai familiari prima di sparire per sempre.
Era il 2 luglio 2022 e Daouda si trovava ad Acate dentro l’azienda SGV Calcestruzzi, l’ultimo luogo dal quale si sono poi perse le sue tracce. Nel messaggio Daouda vuole affermare una cosa fondamentale “non è vero che qui siamo felici, anzi rischiamo di morire ogni giorno nel lavoro”.
“Qui il lavoro è morte” è la circostanza nella quale vivono tantissimi lavoratori e tantissime lavoratrici da nord e sud ed accade in media 3 volte al giorno visti i dati che parlano di 1090 morti sul lavoro nel 2022. Una situazione che non cambia verso in nessun modo perché i morti ed incidenti sul lavoro sono in aumento: 196 nel primo trimestre, sette in più rispetto alle 189 del periodo corrispondente nel 2022. Sono 11 in più del 2021 e 30 in più rispetto al 2020. Questo quanto emerge dai dati Inail pubblicati in occasione della Giornata mondiale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Cgil insieme a Libera ha voluto quest’anno organizzare e dedicare il 1° maggio agli ultimi lanciando la parola d’ordine “dignità” con lo slogan “Senza dignità non è lavoro”.
L’appello è stato raccolto da Bruno Giordano magistrato di Cassazione, Giovanni Mininni segretario generale della Flai Cgil, e da Don Luigi Ciotti e l’adesione all’iniziativa di CARITAS, EMERGENCY, LEGAMBIENTE, MEDITERRANEA SAVING HUMANS, MH-CASA DELLE CULTURE SCICLI, ANPI , GENERAZIONE ZERO, GLS, AGESCI, AZIONE CATTOLICA, CONSULTA DELLE AGGREGAZIONI LAICALI DIOCESI RAGUSA, AUSER, CENTRO PIO LA TORRE, ARCI, AMNESTY, AGEDO, WE CARE, UFFICIO PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO DIOCESI RAGUSA.