Ragusa, confronto utile, produttivo e corretto dei quattro candidati a Sindaco alla Cgil
Un confronto utile, produttivo e corretto quello al quale hanno dato vita ieri i quattro candidati a Sindaco di Ragusa, l’uscente Peppe Cassì, Giovanni Cultrera, Sergio Firrincieli e Riccardo Schininà, che hanno accolto l’invito della CGIL di Ragusa per formulare le loro risposte programmatiche su un documento resogli noto dal sindacato.
I quattro candidati, nella serie di due interventi previsti, hanno illustrato i loro punti di vista, variegati e motivati secondo le posizioni assunte con i partiti e i movimenti che li sostengono e quindi della politica che intendono portare avanti, su sollecitazione dei dirigenti sindacali su alcuni temi relativi alle infrastrutture (Franco Cascone), scuola e del territorio (Graziella Perticone), Politiche industriali (Francesco Maltese), Welfare ( Salvatore Schembari), politiche della casa (Salvatore Ciranna), Politiche di genere (Tiziana Celiberti) e urbanistica e centro storico (Aldo Mattisi).
Ha presieduto l’incontro Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa e coordinato i lavori, il giornalista Marco Sammito.
In un documento di quattro cartelle la CGIL ha esplicitato, rendendoli noti per tempo ai singoli candidati, una serie di temi che si possono così sintetizzare.
Sviluppo, occupazione, lavoro e relazioni sindacali.
Il confronto e la condivisione con le parti sociali sono lo strumento per affrontare gli impegnativi anni nella gestione dei percorsi di ripresa e rilancio post pandemia del nostro territorio e delle comunità.
La Cgil ritiene che questo passi non solo dall’audit con le parti sociali ma dal processo di negoziazione preventivo con le stesse, finalizzato a definire accordi praticabili ed esigibili. Negli ultimi anni la provincia di Ragusa ha registrato un posizionamento in fondo alla classifica delle retribuzioni a livello nazionale. La Cgil ritiene utile la sottoscrizione di un Patto per il buon Lavoro con la futura Amministrazione in riferimento agli appalti affidati dal Comune finalizzato al rispetto e alla corretta applicazione dei CCNL di settore sottoscritti dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative.
A Ragusa ci sono attualmente diversi importanti progetti di infrastrutture che riguardano la mobilità e il territorio. Progetti che ridisegneranno la mobilità in città per questo è importante l’impegno dell’amministrazione affinché tutte queste opere possano essere realizzate secondo i tempi previsti perché il loro completamento rappresenterà un nuovo tassello verso il miglioramento della qualità della vita della comunità ragusana. Rimane centrale e strategica per il territorio la costruzione delle grandi opere infrastrutturali come il completamento dei lotti già progettati della Siracusa- Gela e la realizzazione dell’autostrada Ragusa- Catania.
Occorre incentivare la concertazione con i livelli di Governo regionale e nazionale sulla necessità di investire in ammodernamento delle reti ferroviarie esistenti e la costruzione di nuovi tracciati prevedendo tempi di percorrenza in linea con gli standard nazionali.
In quest’ottica è fondamentale il collegamento con le altre importanti infrastrutture del territorio a partire dall’aeroporto di Comiso e il Porto di Pozzallo.
Scuola e territorio.
La provincia di Ragusa, compreso il capoluogo, risulta essere tra i territori dove c’è la maggiore incidenza di dispersione scolastica e povertà educative.
Occorre investire principalmente sul tempo scuola affinché si possa attuare il tempo pieno. È fondamentale l’impegno degli EE.LL. affinché si possa incrementare le strutture di supporto alle scuole a partire dalla mensa e dal sistema trasporti che deve sempre di più tener conto della realtà del territorio comprese le aree extra urbane.
L’agricoltura resta l’elemento centrale del nostro sistema produttivo con un comparto lattiero caseario avanzato; nelle produzioni ortofrutticole si registrano criticità elevate a partire dalla sostenibilità ambientale dell’intero processo produttivo, aggi ad elevato impatto a tutti i livelli, con gravi compromissioni per la salute di chi lavora e nelle aree delle coltivazioni, compromettendo anche le aree di interesse turistico a partire dalle zone balneari. In questo contesto esistono condizioni estese di sfruttamento legato alle precarie condizioni alloggiative soprattutto nelle zone della c.d. fascia trasformata che comprende aree ricadenti nel territorio del Comune di Ragusa.
Serve inoltre uno straordinario impegno, a partire dall’iniziativa del Comune di Ragusa nel ruolo di capofila della SRR, per realizzare infrastrutture in grado di rispondere alle esigenze di corretta gestione del ciclo di scarti e rifiuti delle aziende agricole del comparto serricolo, dove esiste una duplice criticità dovuta alle condotte diffuse di pratiche illegali, come ad esempio l’incenerimento di scarti e rifiuti (fumarole), ma anche all’assenza di strutture utili a garantire una corretta gestione considerando la specificità e l’unicità della nostra agricoltura.
L’industria in provincia di Ragusa rappresenta un tassello importante del sistema produttivo dove le sfide attuali, a partire dalla transizione green, devono rappresentare nuove opportunità per uno sviluppo sostenibile che va agganciato ad un piano di politiche industriali. È indispensabile in quest’ottica procedere con celerità per dare concretezza alle Zes che prevedono procedure amministrative semplificate, oltre che vantaggi fiscali e tributari rispetto al resto del territorio.
Turismo.
Il sistema turistico ha già dimostrato grandi potenzialità e performances soprattutto per quanto riguarda la fruizione dei beni culturali ed ambientali a partire dal mare. In quest’ottica occorre lavorare per una sinergia fondamentale per efficientare investimenti in infrastrutture materiali e immateriali superando ogni logica di concorrenza e competizioni tra territori e municipalità. Vanno potenziate e realizzate iniziative di valorizzazione del nostro patrimonio artistico e architettonico, come il Barocco e il Liberty, il mare e i percorsi enogastronomici, puntando sulle nostre diverse produzioni di eccellenza. Occorre dar vita ad ambiti di confronto e progettazione in grado di coinvolgere una diversità di attori del pubblico e del privato a partire dall’Università e i centri di ricerca e promozione.
Welfare locale.
Il tema delle politiche sociali deve partire dalla necessità di riconoscere la contrattazione sociale territoriale quale strumento utile per discutere di welfare locale verso la costruzione di un modello pubblico in grado di rispondere ai diversi bisogni della popolazione in tutte le diverse fasi di vita; dalle politiche per l’infanzia fino all’invecchiamento attivo. Occorre sviluppare un nuovo sistema territoriale integrato di welfare attraverso la riorganizzazione della rete ospedaliera, il decollo della sanità territoriale e il potenziamento dell’integrazione socio/sanitaria. Occorre il completamento delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità, dell’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, previsti dall’Assessorato regionale alla Sanità attraverso i fondi del PNRR.
Quindi un rafforzamento della medicina territoriale, dell’assistenza domiciliare e sviluppo della telemedicina e la valorizzazione del ruolo del distretto sociosanitario. L’Amministrazione Comunale dovrà svolgere, in stretto raccordo con le strutture sanitarie e la Rete Territoriale per la protezione e l’inclusione sociale, un ruolo primario di indirizzo sulla governance e sulla programmazione tra i vari soggetti erogatori delle prestazioni e dei servizi in un’ottica appunto di integrazione.
Utilizzare le risorse del Pnrr sulla rigenerazione urbana, non solo per recuperare il degrado ambientale e migliorare la qualità del decoro urbano, ma anche per ridurre situazioni di emarginazione e di degrado sociale.
La governance condivisa con le organizzazioni sindacali e il privato sociale permette una puntuale lettura dei bisogni e piani di interventi qualificati.
Politiche per la casa.
Questo tema va affrontato con grande impegno da tutte le parti sociali, a partire dai Comuni e dalla Regione ribadendo quanto è stato detto dalle nostre organizzazioni dei sindacati inquilini sulla necessità di investire nell’edilizia residenziale pubblica e sociale, incrementando a tutti i livelli il fondo nazionale affitti ed il fondo morosità incolpevole. Puntare al recupero di tutti gli immobili pubblici attualmente inutilizzati al fine di favorirne la locazione in funzione abitativa. Anche sul mercato delle locazioni private è necessario intervenire agevolando la messa in locazione di tutte quelle abitazioni inutilizzate, incentivandone il recupero e introducendo strumenti che consentano anche alla pubblica amministrazione, attraverso accordi specifici con i privati, di utilizzare questi immobili per soddisfare le esigenze abitative delle fasce più deboli della popolazione.
Serve affrontare il tema degli affitti brevi e dall’accoglienza della comunità studentesca e delle comunità straniere spesso vittime di pregiudizi e stigmatizzazioni che ne penalizzano la possibilità di accedere al mercato delle locazioni abitative. Frenare l’avanzamento del consumo di suolo per questo è necessario intervenire sul centro storico, anche attraverso lo strumento urbanistico del nuovo piano regolatore. Sul centro storico è necessario intervenire sullo stato di isolamento e di rischio esclusione degli anziani soli, favorendo strumenti di integrazione, agevolando la mobilità e l’apertura di esercizi per servizi essenziali. anziché prevedere ulteriori espansioni verso l’esterno e ulteriore consumo di suolo.
Uguaglianza di genere e contrasto a ogni forma di violenza e di discriminazione. La priorità è l’uguaglianza di genere, e il contrasto a ogni forma di discriminazione. Urgente sperimentare politiche innovative che promuovano la qualità del lavoro femminile, la parità delle possibilità di carriera, la formazione, l’imprenditoria femminile con particolare attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro anche attraverso il rafforzamento dei servizi di welfare.
La Cgil esprime la preoccupazione per il clima di odio e di intolleranza che si respira nei confronti di ogni forma di diversità per questo occorre che le Amministrazioni in ogni città promuovano attività ed iniziative per contrastare ogni forma di omofobia impegnandosi in prima linea nelle battaglie contro le discriminazioni, per i diritti civili, l’uguaglianza e le libertà delle persone lgbt+.
Legalità.
Necessario un percorso condiviso che individui nel contrasto all’illegalità ed alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale del territorio, alla cultura mafiosa, il baricentro dell’azione della prossima amministrazione, in coerenza con gli obiettivi indicati nei patti richiamati in premessa. Anche in questo territorio e in molti settori produttivi si manifestano rilevanti problematiche da affrontare (tentativi delle mafie di appropriarsi di pezzi di economia, imprese irregolari, caporalato, reati fiscali, evasione contributiva, irregolarità contrattuali, ecc..) che indeboliscono la crescita economica la coesione sociale, la credibilità delle istituzioni pubbliche e la qualità del lavoro.
I quattro candidati a sindaco di Ragusa hanno condiviso non pochi spunti del documento sindacale arricchendolo con nuove proposte di merito e di metodo e impegnandosi nella concretizzazione delle problematiche più urgenti e sensibili che si connettono alle esigenze del territorio con delle priorità che riguardano il lavoro e le tutele, l’ambiente, l’assetto urbanistico della città, la mobilità e le infrastrutture capaci di disegnare una Ragusa più moderna e funzionale alle esigenze della collettività, il welfare e il comparto sanitario, la scuola e la formazione, le politiche della casa e quelle di genere. E’ ovvio che diverse loro posizioni sono risultate diverse se non in qualche caso opposte in riferimento alle soluzioni proposte ma questa diversità è stata utile per arricchire e fornire all’uditorio maggiore tasso politico programmatico al confronto.
“La centralità del Comune si Ragusa è per noi strategica, dichiara Peppe Scifo, nell’ottica di una Città capofila capace di essere motrice di un percorso di sviluppo che può avere ricadute positive per l’intera Comunità Iblea.
Porteremo avanti le tematiche poste ai candidati non appena si insedierà la nuova Amministrazione Comunale attraverso la nostra azione di contrattazione sociale e territoriale.”
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