Discarica Modica-Ispica, Giaquinta vicepresidente SRR avverte: nessuna bocciatura dell’UE

Sulla vicenda lunga e tortuosa dell’individuazione di un sito dove conferire il R.U.R. , parte indifferenziata dei rifiuti, interviene Bartolo Giaquinta, sindaco di Giarratana e vicepresidente della SRR Ragusa.

La SRR di Ragusa ha livelli di raccolta differenziata che si aggirano sul 70% uno dei più alti in Sicilia, il territorio però com’è noto non riesce a chiudere il cerchio, perchè non è autonomo.

Nella SRR di Ragusa l’impianto di conferimento del R.U.R si trova nel comune di Ragusa (c.da Cava dei Modicani) dove viene effettuata la tritatura, la vagliatura e la biostabilizzazione. Il sopravaglio viene conferito nell’impianto della ditta OIKOS nel comune di Motta S. Anastasia (CT), il sottovaglio biostabilizzato viene conferito presso l’impianto di contrada Timpazzo sito nel territorio del comune di Gela. Il trasporto di questo genere di rifiuti comporta la partenza di 4 autoarticolati al giorno per il sopravaglio e di circa 3 altri automezzi a settimana per il sottovaglio biostabilizzato.

La ex provincia di Ragusa ha avuto, 3 discariche: Pozzo Bollente in territorio di Vittoria, Cava dei Modicani in territorio di Ragusa, c/da San Biagio in territorio di Scicli. Tutte le tre discariche sono in atto chiuse, l’ultima, Cava dei Modicani, ha chiuso nel 2017. Dal luglio 2017 tutti i rifiuti dell’ambito Ragusa vengono conferiti fuori provincia.

Il P.P.G.R. (Piano Provinciale Gestione Rifiuti) di competenza del libero consorzio localizza 8 macro-aree suscettibili di accogliere tale tipo di impianto. I criteri di individuazione partivano dalla esclusione dei centri abitati e frazioni per un raggio di 3 chilometri e tutte le aree protette da qualsiasi vincolo (forestale, archeologico, piano paesaggistico, riserve, aree SIC e quant’altro).

La conferenza dei sindaci, ha individuato, fra le varie macro-aree, all’unanimità, 3 macro-aree (macro-area I nella zona Vittoria-Acate, una in area cava dei Modicani, una in macro-aria VII a-b in zona Modica-Ispica).

L’a assemblea della SRR con delibera n. 67 del 17 giugno 2021, a larga maggioranza, ha individuato , la macro-area VII a Modica-Ispica come la prima area su cui procedere per individuare il sito finale di conferimento, la macro-area Vittoria-Acate su cui individuare il secondo sito di conferimento (solo dopo l’esaurimento del primo) l’area di Cava dei Modicani su cui lasciare ed anche potenziare l’impianto di TMB aggiungendo un ulteriore impianto per la valorizzazione energetica del sopravaglio (un impianto per la produzione del cosidetto C.S.S. Combustibile Solido Secondario) che può essere utilizzato in vari impianti industriali, ad es. i cementifici, consentendo di ridurre ancora di più il rifiuto da portare al sito finale di conferimento.

Gli impatti potenziali che una vasca, di dimensioni approssimative pari a 35.000/40.000 mq per un profondità di 15÷20 m, potrebbe avere se collocata nelle aree in esame, si reputano accettabili o comunque mitigabili.

Contro la delibera della SRR è stato proposto, da vari Comuni, ricorso al TAR di Catania, ricorso tutt’ora pendente, paventando inenarrabili disastri ambientali.

Sulla localizzazione di questa “DISCARICA” è stata avanzata anche una interrogazione alla Commissione Europea da parte di un europarlamentare; alla risposta della commissione sia l’europarlamentare, sia alcuni sindaci, ne hanno tratto la conclusione che la commissione ha bloccato/bocciato la “DISCARICA”

Si riportano alcuni stralci della risposta di Virginijus Sinkevičus a nome della Commissione europea:

“1. La direttiva sulle discariche ha lo scopo di prevenire i rischi per l’ambiente e la salute umana nonché fenomeni quali emissioni di odori o polveri. Prima che venga concessa l’autorizzazione per la discarica occorre prendere in considerazione la distanza dalle aree residenziali e di ricreazione, dai siti agricoli o urbani e dalle zone di protezione naturale. La direttiva non fissa alcun numero massimo di discariche in una determinata area.”

“…..Per quanto riguarda il caso specifico cui fa riferimento l’onorevole deputato, non vi sono informazioni sufficienti che indichino un’eventuale mancanza di conformità alle norme dell’UE.”

Appare evidente che la commissione europea nulla obbietta sull’iter sin qui seguito dalla SRR di Ragusa per la localizzazione del sito finale di conferimento del rifiuto indifferenziato; emette la raccomandazione di seguire le norme, cosa che la SRR di Ragusa sta facendo.

Il giudizio della magistratura amministrativa (Tar di Catania) stabilirà la correttezza o meno dell’iter fin qui seguito. “Resta in ogni caso la necessità che nell’ambito Ragusa venga individuato il sito finale di conferimento del rifiuto indifferenziato per sottrarci dalla dipendenza da altri siti e ridurre i costi per i cittadini” conclude Giaquinta.

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