Modica: 21, i consiglieri tra ‘dame e cavalieri’ alla corte di Maria Monisteri. Ma quanti nipoti e figli d’arte?

Come da regolamento saranno 24 i consiglieri che andranno a rappresentare la città da qui ai prossimi cinque anni di amministrazione con alla guida Maria Monisteri.

Saranno 21 i consiglieri di maggioranza e solo tre quelli di opposizione. Ovviamente che questo non sia una cosa buona per la città e per la democrazia è evidente agli occhi di tutti ma lo sarebbe stato a prescindere anche se a Governare fosse stata la parte opposta. Ma questa ad oggi è la situazione.

Ma chi sono i 24 consiglieri che sono stati eletti?

I consiglieri di maggioranza saranno così ripartiti: 7 alla Dc che è il partito più votato e che verrà rappresentato da Samuele Cannizzaro, Giovanni Alecci, Alessio Ruffino, Rita Floridia, Giorgio Civello, Piero Covato, Giuseppe Caruso.

Sei consiglieri alla lista ‘Prendiamoci Cura’ con Antonio Drago, Giorgio Belluardo, Saro Viola, Margherita Cascino, Tino Antoci e Neva Guccione.

Quattro consiglieri per la lista ‘Modica al Centro’ che ricordiamo fa riferimento alla Lega di Nino Minardo. Qui i consiglieri eletti sono Maria Cristina Minardo, Piero Armenia, Daniela Spadaro e Fabio Borrometi.

Infine 4 consiglieri spettano a ‘Siamo Modica’: Delia Vindigni, Daniele Scapellato, Gianmarco Covato ed Elena Frasca.

La consigliera più votata è Mariacristina Minardo, lista Modica al Centro, figlia dell’ex senatore Riccardo Minardo, cugina del deputato nazionale Nino Minardo, che ha ottenuto 931 preferenze e che dovrebbe andare a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio ma questo, ovviamente,è tutto ancora da stabilire, pare che ci siano già i primi scontri e che l’on Ignazio Abbate voglia destinare questa poltrona ad altri.

Il secondo consigliere più eletto è sempre una donna della lista Siamo Modica, Delia Vindigni, nipote dell’ex vicesindaco Giorgio Linguanti, con 687 voti. Un bel risultato che ovviamente meriterebbe un assessorato.

Segue nella lista, Prendiamoci Cura, Antonio Drago, figlio dell’ex assessore Carmelo Drago e nipote dell’Onorevole Peppe Drago, che prende 671 voti. Ma a volere fortemente la sua elezione è stato anche la cordata imprenditoriale Pitino-Radenza (Modica Calcio) a cui lo lega una profonda amicizia e anche una collaborazione lavorativa di lunga data.

Ma non è certo l’unico consigliere che è sostenuto da imprenditori locali. Nella lista della Dc sbaraglia tutti con 662 voti Samuele Cannizzaro figlio di Giovanni Cannizzaro e nipote di Saro Cannizzaro, comandante dei VVUU del Comune di Modica. Fra l’altro, ma sono solo voci di corridoio, pare che a sostenere questa candidatura ci fosse dietro un imprenditore importante che fino alla fine sembrava volesse staccarsi dall’on Ignazio Abbate a cui lo legava una profonda amicizia ma che a quanto pare ha scelto di stare da un’altra parte anche se forse non tanto per sostenere questa candidatura quanto per dimostrare la sua forza. Ed il risultato di Samuele lo dimostra.

Al momento nessuno di loro è designato assessore ma certamente visti i numeri qualcuno, come detto andrà a completare la squadra assessoriale. Non solo l’assetto in consiglio potrebbe cambiare perché tre degli assessori designati ovvero Giorgio Belluardo, Saro Viola e Tino Antoci sono stati eletti consiglieri anche se non sono costretti a rinunciare alla carica e di questi tempi meglio assicurarsi un paracadute.

Riconfermati anche i consiglieri Piero Covato, Rita Floridia, Alessio Ruffino, Giuseppe Caruso, Giorgio Civello, Daniele Scapellato, Gianmarco Covato, fedelissimo dell’on Abbate, Giovanni Alecci, Giorgio Belluardo.

Restano tre invece senza cambiamenti i consiglieri di opposizione. Ivana Castello arrivata seconda che va di diritto in consiglio comunale insieme a lei per il Partito Democratico viene riconfermato Giovanni Spadaro con 293 voti mentre per ‘Castello Sindaca’ viene eletto Claudio Gugliotta con 413 voti. Gugliotta lo ricordiamo era già stato in consiglio ma dalla parte opposta.

Restano fuori gli ex consiglieri Filippo Agosta che aveva sposato il progetto Calenda con Modica Sul Serio, che non ha avuto riscontro in città, Vito D’Antona che nonostante i suoi 356 voti non viene eletto perché la lista Ivana per Modica non ha ottenuto il 5% e Marcello Medica con una buona affermazione personale di 252 voti che però paga il flop del Movimento Cinque Stelle che delude e non convince.

Nessun rappresentante invece per Nino Gerratana con 226 voti di preferenza non riesce ad entrare in consiglio.

Molti hanno sottolineato che ci sono tanti giovani e questo è vero ma lo stesso era avvenuto nella scorsa amministrazione e diciamo che il valore aggiunto non era stato percepito. Ci sono anche parecchie donne e questo ci fa piacere ma non solo e non tanto perché sono donne ma perché di alcune in particolare ne riconosciamo il valore morale e professionale. Speriamo possano fare la differenza.

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