Modica, toto assessori e Presidenza del Consiglio, due nodi da sciogliere per il neo sindaco

La politica a Modica in questi giorni è divisa tra chi si lecca le ferite e chi continua a festeggiare in attesa di cominciare a lavorare visto che di problemi da risolvere a Palazzo San Domenico ce ne sono davvero tanti.

Il primo nodo da sciogliere, come abbiamo già detto, è quello della composizione della giunta e dell’elezione del Presidente del Consiglio Comunale.


La giovanissima e votatissima Maria Cristina Minardo è sempre più in pole position per questo ruolo ma non si è ancora ben capito se sia gradita o meno. Qualcuno dice che la Monisteri potrebbe temere che la giovane e, ben appoggiata consigliera, diventando Presidente, verrebbe agevolata in un futuro, non tanto lontano, nella sua scalata verso Palazzo San Domenico. A questo punto si potrebbe ipotizzare anche la richiesta della vice sindacatura.

Da escludere un semplice assessorato anche se quest’ultima ipotesi, qualora la Minardo si dimettesse da consigliere, consentirebbe l’ingresso di Corrado Roccasalvo, che è il primo dei non eletti (447 voti) della stessa lista ‘Modica al Centro’ e che è di Rosolini ma ha una nota attività di ristoro a Modica.

E a proposito di figli e nipoti di…sembra essere certo un assessorato per Samuele Cannizzaro. Magari chissà proprio quello allo sport, turismo e spettacolo così sarebbe tutto molto più semplice non foss’altro per l’esperienza maturata. Eppure, correvano voci, a questo punto non confermate che, il suo nome, non fosse gradito né all’on Abbate ma soprattutto al neo sindaco Monisteri. E allora ci chiediamo che cosa o chi le avrà fatto cambiare idea?

Un altro nome che quasi certamente è in lizza per l’assessorato è quello di Delia Vindigni ricordiamo che è fra le più votate e quindi giustamente lo zio (Giorgio Linguanti) scalpita per imporre la sua pupilla che, fra l’altro, ci dicono essere anche preparata e questo diciamo che è un valore aggiunto.

A questo punto potrebbe rimanere fuori Antonio Drago anche se pare che i patti iniziali non fossero proprio questi e che diciamolo pure forse lo meriterebbe molto più di altri.

Insomma il sindaco Monisteri dovrà essere una brava equilibrista per far si che alla fine siano tutti contenti ma così non sarà, questo sembra certo è certo.

Altro nodo da sciogliere, è quello della composizione del consiglio comunale. Qui la vera novità è che non ci sono novità! Non si capisce bene dove sia l’inghippo ma mancano ancora dei dati ufficiali. Pare che ci siano consiglieri eletti che rischiano il posto per una manciata di voti, mentre c’è attesa per il secondo seggio che potrebbe scattare al Pd con l’ingresso di Ignazio Abbate (l’altro) a discapito della lista ‘Prendiamoci Cura’ e di conseguenza di Neva Guccione che quasi certamente rientrerebbe visto che, nella stessa lista, ci sono tre assessori designati.

Insomma, a più di una settimana dalla fine delle elezioni, a Modica resta tutto molto incerto. L’unica certezza resta per chi è fuori come il Movimento Cinque Stelle. Marcello Medica nonostante la clamorosa sconfitta dichiara che “il M5S continuerà ad essere presente sul territorio per sostenere e difendere i valori di equità e giustizia nella dimensione etica, sociale, ambientale; e farà ciò con lo zelo e la dedizione che sempre lo hanno connotato” 

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