Pozzallo: perché non apre il Centro per l’Impiego? Di chi è la responsabilità?
C’è una questione che sta tenendo banco in questi giorni a Pozzallo e riguarda il centro per l’impiego.
Bisogna tenere conto che sono molteplici i servizi di particolare importanza per i cittadini: ad esempio la prima iscrizione alle liste di disoccupazione, necessaria ai tanti giovani pozzallesi per l’avviamento al lavoro in particolare nella ormai prossima stagione estiva, per l’esenzione ticket e per la partecipazione a corsi e concorsi; ancora l’iscrizione per i percettori della indennità di disoccupazione, che interessa in modo particolare, ma non solo, i tanti lavoratori marittimi della città e poi ancora l’iscrizione dei percettori del reddito di cittadinanza e la convocazione periodica degli stessi, che interessa le fasce più deboli e disagiate della popolazione cittadina.
Il sindaco Ammatuna sollecitato dalle numerose richieste dei cittadini che sono costretti a recarsi o a Modica o Ispica ha scritto un post per spiegare come stanno le cose: ”Il Comune di Pozzallo lo scorso anno ha ottenuto un finanziamento dal Governo Nazionale di 800.000 € per la ristrutturazione dei locali in cui era ospitato il Centro per l’impiego in piazza C. Battisti. Dopo aver affidato l’incarico ai progettisti, il Comune aveva sollecitato la Regione al trasferimento dell’ufficio nei locali più moderni del Centro Direzionale dell’ex ASI dotati di acqua, energia elettrica, ecc… Dal 2 maggio i locali sono perfettamente agibili e in grado di ospitare l’importante servizio. Ma non basta, il Comune ripetutamente si è dichiarato disponibile a farsi carico di ogni altra esigenza. Niente, nessuno si è fatto sentire, con il risultato che gli utenti pozzallesi debbono recarsi per il disbrigo pratiche nei centri vicini. Dopo aver fatto correre il rischio di fare perdere il finanziamento con il suo colpevole ritardo, la Regione incomprensibilmente mantiene chiuso al pubblico l’importante servizio”
Quindi a detta del sindaco il problema è della Regione che nonostante il centro sia pronto inspiegabilmente non lo apre. C’è chi invece sostiene che la responsabilità sia dell’amministrazione.
Pare infatti che spetterebbe al Comune fare la voltura del contatore Enel, unico passaggio che manca per l’apertura della sede, ma ad oggi nessuno fa niente per risolvere la situazione? Perché? Di chi è la responsabilità? Ma soprattutto se davvero la responsabilità fosse della Regione e questa “non si fa sentire” come denuncia il sindaco perché non sollecitarla? Come stanno davvero le cose?L’ennesimo misterioso caso del Comune di Pozzallo…
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