Da una parte il sindaco di Modica Maria Monisteri sostiene che come da tradizione le bancarelle di San Pietro ci saranno ma per il Presidente A.N.A.U.G.L. di Ragusa Gino Raimondo da ieri ad oggi non è cambiato niente e molti restano fermi nella decisione di non partecipare.

Ma cerchiamo di capire che cosa è successo. Questa mattina il sindaco di Modica Maria Monisteri ha diffuso un comunicato in merito alla questione delle bancarelle “La nostra Città, secondo tradizione, ha dichiarato il primo cittadino, si prepara a festeggiare il Patrono, San Pietro. E, come da tradizione di sempre, le bancarelle di San Pietro, già dal mattino di martedì 27 giugno, saranno il bel corollario nei giorni della festa. Sono 39 quelle già autorizzate e che saranno, come sempre, in viale Medaglie d’Oro, ad ornare Modica. Gli ambulanti, saranno presenti con le loro bancarelle in viale Medaglie d’Oro, a fronte di tariffe non solo per nulla esose -al contrario di falsità sparse sui social da chi non ha rispetto della verità- ma anche assolutamente ben accette proprio perché congrue. Chi ha avuto negata l’autorizzazione sino ad ora, è perché non a norma, fatto salvo il fatto che può sempre regolarizzare la posizione in tempo utile per ricevere il nullaosta. Peraltro, gli ambulanti che non hanno ancora fatta richiesta ma che verranno a Modica la mattina stessa del 27 giugno, potranno sistemare le loro bancarelle negli spazi ancora residui rispetto le autorizzazioni già concesse, previo pagamento della tariffa prevista”

Le falsità a cui si riferisce il sindaco sono quelle che sono state diffuse dal Presidente A.N.A.U.G.L. di Ragusa Gino Raimondo il quale annunciava la mancata partecipazione degli ambulanti perché la richiesta economica avanzata dal Comune per partecipare­ era eccessiva ovvero più di 100€ al giorno tra domanda di partecipazione, marche da bollo e suolo pubblico per una postazione di circa 10 mt.

In realtà il sindaco nella sua dichiarazione non ha precisato quale sarebbe la tariffa prevista “Noi abbiamo detto la verità dei fatti sui pagamenti eccessivi- ha dichiarato il Presidente Raimondi venuto a conoscenze delle dichiarazioni del primo cittadino- La verità è che appena l’amministrazione ha saputo che non avremmo partecipato ci ha contatto per proporci una riduzione del 50% delle tariffe. Questo significa che andremmo a pagare quello che è corretto pagare mentre il sindaco vorrebbe far passare per cortesia quello che è solo un nostro diritto. Noi non ci stiamo ad essere presi in giro. Per questo motivo abbiamo lasciato la scelta di partecipare agli ambulanti e molti nonostante questo “falso sconto” hanno deciso di non esserci. Purtroppo, hanno rovinato la festa in questi anni. Un tempo eravamo più di 150 a partecipare adesso le domande sono appena 31 sarebbe il caso che qualcuno si facesse un esame di coscienza per aver ridotto la fiera di San Pietro ad un mercatino di pessimo livello. Per cui chiediamo noi al sindaco di dire la verità invece di accusare noi o prendersela con la stampa che ci ha solo aiutato a far conoscere la reale situazione ai cittadini”

Insomma, niente di nuovo sotto il sole, visto che a quanto pare, la metodologia è sempre la stessa: quella di far passare per un favore un diritto, nel segno di quella continuità tanto sbandierata in campagna elettorale del neo sindaco Maria Monisteri.  

Credit foto: Arturo Amore