Partita di pallone tra figli e papà detenuti al carcere di Ragusa: l’iniziativa torna il 12 luglio
Si ripeterà il prossimo 12 luglio la bella iniziativa che vedrà aprire le porte della Casa Circondariale di Ragusa per una partita di pallone tra i figli ed i papà detenuti.
L’evento è possibile grazie alle associazioni “Bambini senza sbarre”, “Ci Ridiamo Sù”,“MEDU Ragusa” e all’Ufficio diocesiano per la pastorale carceraria.
Il prossimo 12 luglio, infatti, per la seconda volta l’Istituto penitenziario ragusano parteciperà a questo evento gioioso e toccante organizzato dall’associazione “Bambini senza sbarre” che è inserito nella campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna” promossa da COPE (Children Of Prisoners Europe).
In Italia l’iniziativa prende il nome di “Carceri aperte” ed è realizzata in collaborazione con il Ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ed ha l’obiettivo principale di porre l’attenzione sulla condizione dei figli di genitori detenuti, promuovere una serie di progetti di sensibilizzazione, di inclusione sociale e di pari opportunità per tutti i bambini.
Il coinvolgimento della struttura circondariale di Ragusa è reso possibile grazie all’associazione ragusana di comicoterapia “Ci Ridiamo Su”, che si è messa nuovamente a disposizione dell’istituto penitenziario e dell’area educativa per sostenere, quest’anno volutamente insieme all’Ufficio diocesiano per la pastorale carceraria e a MEDU (Medici per i Diritti Umani) della sezione di Ragusa, l’organizzazione locale di questo incontro tra i bambini ed i loro papà detenuti.
Attraverso la partita di calcio, le barriere emotive e fisiche vengono abbattute, si rafforza il legame tra i piccoli ed i genitori detenuti, si limita il senso di isolamento e si permette al nucleo familiare di vivere una “normale” giornata che rimarrà a lungo nei loro ricordi.
La realizzazione dell’evento avviene grazie al pieno appoggio della direzione, dei funzionari giuridico pedagogici e degli agenti della polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa.
(foto di repertorio della precedente iniziativa)
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