Modica: oggi bandiere a mezz’asta. Stamattina i funerali di Giuseppe, nel pomeriggio quelli di Noemi
È cominciata questa mattina la giornata di dolore di Modica. Oggi, infatti, l’amministrazione comunale, con le bandiere di palazzo San Domenico a mezz’asta, ha indetto una giornata di cordoglio cittadino in occasione dei funerali di Giuseppe e Noemi.
È stata la Chiesa di San Pietro ad ospitare i funerali del piccolo Giuseppe Galfo, mentre si terranno alle 19 nella Chiesa di Santa Maria di Betlemme quelli di Noemi.
Il Vescovo di Noto Mons. Rumeo ha voluto essere presente per celebrare la messa a cui hanno partecipato tantissime persone, quelle stesse persone che in questi anni sono state vicine alla mamma Chiara, al papà Alessandro e alla sorellina Annamaria in quella che è stata una lunga e dolorosa battaglia contro un nemico terribile che ha rubato la giovane vita di Giuseppe.
Ma come è stato detto da tutti coloro che lo hanno conosciuto Giuseppe è stato un guerriero, che ha lottato fino alla fine.
Mons. Rumeo, che lo ha conosciuto, cresimato e che ha avuto modo di stare vicino alla famiglia, ha usato parole molto belle nei confronti di Giuseppe che adesso, ha assicurato è un angelo. “Giuseppe ci ha lasciato un grande insegnamento– ha dichiarato il Vescovo-quello che nonostante le sofferenze la vita è meravigliosa e va amata fino alla fine. E nonostante fosse di poche parole i suoi occhi pur mostrando la sua grande sofferenza erano pieni di amore per tutti voi che gli siete stati accanto, vi siete presi cura di lui. Perché l’amore va oltre la morte e Giuseppe rimarrà sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e soprattutto della sua mamma Chiara, perché l’amore di una mamma per il proprio figlio non muore mai” E lo ha ribadito anche Nonna Carmela nel suo messaggio “Per noi sei stato un esempio e i nostri ricordi li costudiremo nel nostro cuore”
Immancabile il riferimento al dolore che sta provando l’intera città Modica per la perdita di Giuseppe ma anche di Noemi: “Un mistero, quello che c’è dietro alla sofferenza di un bambino, che è difficile da comprendere, che, come dice Papa Francesco, non ha una risposta. L’unica strada, di fronte a questa sofferenza, è soffrire con loro”.
Ed una risposta invece hanno provato a darla i suoi compagni di classe quelli della 3B, che hanno formato un cerchio attorno alla bara bianca del piccolo Giuseppe e hanno letto questo messaggio: “Non volevamo che questo giorno arrivasse mai e ci siamo chiesti perché? La risposta è che Dio ha un progetto speciale per un ragazzo speciale come te che hai superato tanti esami come quello della licenza media, di qualche giorno fa che seppur con un filo di voce hai superato. E allora sappiamo che sarai un alunno modello anche nella classe degli angeli. La 3B ti saluta come sempre “Ciao Peppino”
Ed è stato davvero toccante vedere tanti ragazzini piangere per la perdita di un ragazzo che aveva da poco compiuto 14 anni e che come loro aveva tanti sogni da realizzare come quello di visitare Napoli.
Al termine della celebrazione ad attenderlo tanti palloncini bianchi che i suoi amici hanno liberato facendo volare via e raccogliendo così il suo ultimo messaggio sussurrato a papà Alessandro “Lasciatemi andare”.
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