Sulla questione del divieto dell’uso dell’acqua potabile a Modica c’è qualcosa di poco chiaro. Cominciando dal fatto che l’ordinanza del sindaco di Modica è datata 6 luglio mentre il comunicato stampa necessario per diffondere la notizia e quindi avvertire la cittadinanza porta la data del 14 luglio.

La prima domanda che ci facciamo è: perché attendere una settimana per dare un’informazione così importante alla città? Si parla di divieto di uso di acqua potabile per cui in questa settimana di buco di informazione c’è chi ha continuato ad utilizzare l’acqua senza alcun tipo di precauzione. Se poi si va a leggere l’ordinanza in un primo momento non si capisce bene quale sia il reale motivo del divieto.

Infatti, inizialmente di un problema di fermo amministrativo delle autovetture della ‘Servizi per Modica’ quindi in pratica il personale non poteva recarsi ad effettuare il servizio di manovre idriche essenziale per l’approvvigionamento idrico della città, questo di conseguenza avrebbe allungato anche i tempi di controllo degli impianti di clorazione con il rischio di erogare acqua non clorata. Rischio che si è trasformato in certezza visto che dopo quasi dieci giorni è stata diffusa la notizia del divieto di uso potabile “se non previa ebollizione” in tutto il territorio comunale.

Questo vuol dire concretamente che non si può usare l’acqua per nessun motivo, né per lavarsi, né per cucinare, né per pulire questo deve essere chiaro. Perché siamo talmente abituati a questo divieto che continuiamo ad usare l’acqua regolarmente ed il rischio di stare male è reale.

Ma la cosa peggiore è che non viene dato un termine. Fino a quando? Fino a quando verrà emessa una nuova ordinanza. In realtà qualcuno sostiene che oltre alla questione della clorazione ci sarebbe anche un problema legato alla rottura della pompa e l’abbassamento della falda per cui si pomperebbe solo fango.

Insomma, non sarebbe solo uno il problema ma una serie irrisolta di questioni che si portano avanti da tempo. Attendiamo spiegazioni più dettagliate dall’amministrazione che abbiamo contatto ma che non ci ha ancora risposto.

Fatto sta che c’è in ballo la salute dei cittadini ed è necessario risolvere questa situazione una volta per tutte.