Dovrebbero iniziare oggi pomeriggio i lavori di montaggio di strutture campali illuminate e refrigerate, a servizio dell’aeroporto di Catania e messe a disposizione dell’aeronautica militare italiana, terzo Stormo di Villafranca.

Serviranno per una migliore gestione dei passeggeri per fronteggiare il caos dei voli dopo l’incendio del 16 luglio scorso al Terminal A. Le strutture consentiranno di estendere le capacità del Terminal C e per fornire supporto logistico al personale aeroportuale.

I disagi per migliaia di viaggiatori intanto continuano e quella del 2023 sarà un’estate da dimenticare per migliaia di turisti.

Anche a Comiso c’è una situazione al collasso: viaggiatori attendono a terra con temperature all’estreno che sfiorano i 40°. “Comiso con 25 voli giornalieri e un volume di passeggeri dieci volte maggiore di quello registrato negli ultimi mesi è chiamato a sopperire ai problemi di Catania – denuncia il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra – Con due soli gate disponibili, è una missione proibitiva. Ne servirebbero almeno 5 per gestire senza troppi disagi situazioni del genere. L’ente gestore – conclude – deve essere sollecitato ad intraprendere azioni di questo tipo, con la guida dell’Enac e sotto il controllo del Ministero”.

Arranca Trapani anch’esso di supporto all’emergenza catanese con una media giornaliera di 20 mila passeggeri e oltre 130 pullman per riportarli a Catania, con disagi per i passeggeri, facilmente immaginabili.

Disagi anche al “Falcone-Borsellino” di Palermo dove ci sono centinaia di valigie ammassate nell’area arrivi in attesa di un proprietario. Ressa anche tra passeggeri che bivaccano all’interno della scalo in attesa di risposte sui propri voli che stanno subendo ritardi e cancellazioni.

Il danno causato al turismo, all’immagine ed al trasporto aereo è ancora inquantificabile, migliaia di viaggiatori lasciati in balia di se stessi, continuano a denunciare la pessima gestione della società che gestisce l’aeroporto di Catania. Pochi bus insufficienti e rientri a proprie spese. E la cosa più grave è che non si intravede ancora una soluzione.