Scicli: affidata all’artista Giuliano Macca la reinterpretazione della hall del Cine Teatro Italia
L’artista siciliano Giuliano Macca, modicano d’adozione visto che ha vissuto a Modica i primi 18 anni della sua vita, reinterpreterà la hall del Cine Teatro Italia a Scicli.
Per lui si tratta della prima committenza istituzionale. É stata la società Novecento, dopo aver vinto il bando per l’affidamento del Cineteatro Italia di Scicli, ad aver affidato all’ormai internazionale Macca questo compito.
Il sindaco di Scicli Mario Marino ha voluto incontrare Giuliano Macca per ringraziarlo della sua prestigiosa presenza a Scicli e augurargli buon lavoro. Giuliano Macca gli ha illustrato, insieme al gestore del Cinema Italia, Michele Avveduto, l’intervento che realizzerà nella hall, mostrando i bozzetti e i lavori preparatori. “Scicli -ha dichiarato il primo cittadino- si conferma luogo di grande energia e la presenza di Giuliano Macca è nell’alveo di una tradizione artistica che ha reso Scicli famosa nel mondo”
Lo storico edificio, polo culturale inaugurato nel 1948, è stato e rimane simbolo di una provincia che ha deciso di aprirsi al mondo proiettando, sin dal suo esordio, grandi pellicole nazionali ed internazionali. Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stato il sostegno del Gowen Contemporary, galleria di Giuliano con sede a Ginevra: la galleria ha deciso infatti di finanziare l’intervento dell’artista nella sua Sicilia permettendogli inoltre di concedersi del tempo atto alla realizzazione di questa prestigiosa commissione.
L’artista interverrà sulle pareti della hall di Teatro Italia con un disegno di grandi dimensioni (il più grande mai realizzato da quest’ultimo) che abbraccerà un mix di visioni contemporanee e citazioni dal passato. Protagoniste d’eccezione saranno le Muse, olimpiche protettrici delle arti e figlie della Memoria, che ben si collocano in questo scenario creativo. La tecnica scelta da Macca è quella della grafite e del carbone, materiali simbolo di un processo di trasformazione (organica) che l’artista volutamente spesso ricorda nella sua tecnica artistica. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Come uno storico teatro siciliano che viene preso in gestione da un gruppo di giovani volenterosi che decidono di omaggiarlo di nuova vita. I lavori di rinnovo inizieranno i primi giorni del mese di agosto e parallelamente Macca debutterà in questa grande impresa che si pone come scopo ultimo quello di imprimere sulle pareti del teatro un nuovo racconto che vada ad impreziosire il territorio, tra i più celebri melting pot della storia dell’umanità. In questo intervento non invasivo verranno privilegiate le linee, il vigore del disegno ed il contrasto del bianco e nero. A riempire di colori la sala ci penseranno poi spettacoli e spettatori.
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