Ispica, il consigliere Monaca interviene sulla discarica di Lanzagallo e la questione finanziaria del Comune
Il Consigliere comunale del movimento politico di Cateno De Luca di Ispica Paolo Monaca fa il punto su alcune questioni fondamentali per la città.
A partire dalla discarica di Lanzagallo fino alle mancate notizie sul risanamento finanziario dell’ente. Sul primo punto il consigliere Monaca mette in evidenza che anche il Comune di Ispica presenterà ricorso al Cga Sicilia insieme ai Comuni di Pozzallo, Modica e, forse, Acate per difendere le proprie istanze rispetto alla realizzazione della nuova discarica provinciale in contrada Lanzagallo.
È stato proprio Paolo Monaca, il promotore, congiuntamente alle forze di opposizione, di una mozione che il civico consesso ha esitato all’unanimità.
“Rassicurazioni, in tale direzione – chiarisce Monaca – sono arrivati, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, dal sindaco Leontini che ha confermato come gli interessi della città sono quelli che la Srr ripresenti per intero la documentazione per rimodulare la distanza della fascia di rispetto, circostanza quest’ultima che renderebbe compatibili altri siti sul nostro territorio provinciale (tre, quattro, cinque o forse anche di più) e non solo quello di Lanzagallo che, sorgendo in un’area lussureggiante dal punto di vista della vegetazione ed ambientale, subirebbe un danno grandissimo dalla creazione di una discarica. Quindi, dopo che il Tar si è già pronunciato, vedremo di capire quale sarà la decisione del Consiglio di giustizia amministrativo”.
Un altro aspetto che Monaca ha messo in rilievo durante l’ultima seduta del Consiglio ha a che vedere con il voto sulle variazioni di bilancio. “Che, in questa circostanza – evidenzia – hanno ricevuto la mia astensione. Senza volere entrare nel merito delle ultime variazioni, il cui merito potrei anche condividere, non posso fare a meno di sottolineare che, da quasi un anno, l’amministrazione Leontini ha comunicato che avrebbe trasmesso al Consiglio l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato che si rende obbligatorio per evitare il terzo dissesto dell’ente in pochi anni. Attendiamo, dunque, di conoscere quali sono i passi da compiere per effettuare questo risanamento finanziario, ma dopo un anno ancora niente. E, però, in aula approdano le variazioni senza, in realtà, conoscere quali sono le previsioni dello strumento di risanamento finanziario che stiamo modificando. Rimarco-sottolinea il consigliere di opposizione- che si tratta di una posizione squisitamente politica e, però, secondo me irrinunciabile da adottare se vogliamo che qualcosa fili verso la giusta direzione. Ho rimarcato come la città, su questa vicenda, auspichi la massima trasparenza da parte dell’Amministrazione comunale e, contestualmente, per rendere edotto l’intero Consiglio, e l’intera città, sui passi che sarebbero stati già compiuti e su quelli che ancora si intendono percorrere, se ancora ci fosse una visione ed una strategia per mettere in salvo i conti dell’Ente”.
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