Il Modica mostra subito i muscoli, i “tigrotti” ruggiscono al “Kennedy” e calano un poker di reti al S. Croce
Santa Croce 1
Modica Calcio 4
marcatori: pt 11′ Prezzabile, 29′ Randis, 34′ Prezzabile, 35′ Camara, st 31′ Savasta
Santa Croce: Caruso, Rimmaudo, Semeraro (1’ st Celestre), Balba, Prestigiacomo, Massari, Bello (1’ st Generoso), Camarà (30’ st Tomasi), Diara, Elton (43’ st Cancerni). Panchina: La Licata, Spata, Orlandini, Cancemi.
Modica Calcio: Marino, Ballatore (32’ Cicero), Cacciola, Alfieri, Vindigni (36’ st Ferotti), Diop, Guerci (32’ st Musso), Palermo, Randis (5’ st Grasso), Prezzabile (17’ st Agodirin), Savasta. Panchina: Genovese, Mortillaro, Falla, Kebbeh.
Santa Croce – “Ruggito” del Modica Calcio al “Kennedy” di Santa Croce nella prima uscita ufficiale della stagione valida come gara di andata dei sedicesimi di finale della Coppa Italia Eccellenza.
I rossoblu di Giancarlo Betta calano un poker di reti ipotecando il passaggio al turno successivo della competizione regionale.
Il Santa Croce dell’ex Angelo Galfano ha fatto quello che ha potuto, ma i differenti valori in campo si sono evidenziati sin dai primi minuti di gioco.
Il Modica Calcio con al seguito una nutrita e rumorosa rappresentanza di tifosi impiega poco più di 10′ per sbloccare la partita.
Al 11′, infatti, è Prezzabile a trovare il varco giusto e mettere alle spalle di Caruso per il vantaggio dell’undici della Contea.
Il Modica Calcio è assoluto padrone del campo e al 29′ trova il raddoppio con Randis.
Il Santa Croce cerca una timida reazione, ma non riesce a trovare validi sbocchi in avanti.
Al 34′ è Prezzabile a mettere al sicuro il successo realizzando il terzo gol ospite e la sua doppietta personale.
1′ dopo il Santa Croce trova la via del gol con Camara che riduce le distanze.
Sul 3 – 1 i “Tigrotti” tornano negli spogliatoi del “Kennedy” meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa i ritmi del gioco calano d’intensità, sia per il gran caldo,ma soprattutto per i carichi di lavoro che i due tecnici hanno fatto sostenere alle due formazioni in vista dell’inizio del campionato di Eccellenza.
Al 31′ arriva il poker rossoblu con Savasta che fissa il punteggio sul 4 – 1 per il Modica Calcio che comincia come meglio non poteva la nuova stagione. Per il Santa Croce, invece, un pesante K0 che non deve passare inosservato, ma è anche vero che i biancoazzurri di Galfano hanno altri obiettivi rispetto ai ragazzi di mister Betta e avranno modo e tempo trovare i giusti equilibri in vista del campionato.
Domenica prossima il return match del “Barone” dovrebbe essere una pura formalità per Diop e compagni che hanno già ipotecato il superamento del turno nei primi 90′ del doppio confronto con il “Cigno”.
“Abbiamo ancora tanti margini di miglioramento – dichiara Giancarlo Betta – ma sicuramente questa è stata una grande partita da parte di tutti. La difesa ha mostrato solidità anche se non sono mancate alcune sbavature come sul gol. C’è sicuramente da lavorare ancora ma questo test ci fa ben sperare per il proseguo della stagione. Il gruppo deve amalgamarsi e deve crescere, Francesco Palermo -conclude Batta – è un ragazzo di un’altra categoria e sono felicissimo di averlo a disposizione qui a Modica”.
Decisamente diverso l’umore a fine gara nello spogliatoio del “Cigno”.
“Ero consapevole che la nostra condizione non era al massimo, ma – spiega il tecnico Angelo Galfano – sinceramente mi aspettavo qualcosa in più. Non mi è piaciuto l’approccio alla gara e la conseguente mancanza di reattività e questo ha causato le regalie nelle prime due loro reti. Nel secondo tempo – continua – ho cercato di cambiare l’assetto e devo dire che nei primi venti minuti ho visto molto del lavoro che abbiamo fatto in questo mese di allenamenti. La quarta rete del Modica su una nostra disattenzione ha chiuso di fatto i giochi e non c’è stata più partita. Dobbiamo ripartire dai primi venti minuti del secondo tempo e dagli errori fatti dobbiamo cercare di prendere esempio per il futuro. Ricordiamoci che -conclude Galfano – la nostra è una squadra giovane e con elementi quasi tutti nuovi, per questo motivo, non dobbiamo demoralizzarci, anzi dobbiamo crederci perché possiamo solo migliorare”.
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