Sono stati in tanti, parenti, colleghi, amici e rappresentanti istituzionali, a dare l’ultimo saluto a Marinella Sigona, l’operaia della forestale di 54 anni che ha perso la vita in un incidente avvenuto sulla strada di ritorno da un intervento a Monterosso Almo.

Il corteo funebre è partito dall’abitazione della donna, a Giarratana e poi ha raggiunto la Chiesa Madre dove è stato celebrato il funerale.

All’uscita del feretro, portato fuori dalla chiesa dai colleghi dell’antincendio, si è levato un applauso.

Marinella Sigona era sposata e madre di due figlie.

Attonita per quanto avvenuto tutta Giarratana, dove il sindaco ha proclamato il lutto cittadino, le attività commerciali hanno abbassato le saracinesche in segno di lutto, durante le esequie, bandiere a mezz’asta nei palazzi istituzionali.

“Marinella Sigona era una validissima lavoratrice ‘centunista’ del Servizio Antincendio Boschivo del Corpo Forestale della Regione Siciliana, ed era orgogliosa del lavoro che svolgeva con serietà e grande abnegazione. Un tragico incidente l’ha portata via ai tanti che volevano bene ad una donna che guardava al futuro con positività e allegria. Lascia nel dolore e nella disperazione il marito e le due figlie Arianna e Giulia – scrive Guglielmo Scimonello a nome dei lavoratori della Forestale –

Una vita spezzata ed il ricordo indelebile di una giornata maledetta (11 settembre), che rimarrà impressa nella mente di tutti i dirigenti ed i colleghi del Servizio Antincendio Boschivo della Provincia di Ragusa e della Sicilia tutta.

Di fronte a episodi come questi non resta che il silenzio e la riflessione. Spero tanto che, la tragedia che è costata la vita alla carissima collega Marinella Sigona, possa servire a riflettere e smuovere le coscienze di uomini e donne che hanno compiti di responsabilità nel Settore antincendio della Forestale, a partire dal presidente della Regione Siciliana, passando per la classe politica e sindacale, fino ai dirigenti ed i lavoratori tutti, per fare scelte sempre più consapevoli e responsabili in futuro”.

Intanto resta ricoverata in condizioni critiche all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stata trasferita in elisoccorso, una collega della 54enne, che tra i cinque feriti è quella più grave. Le condizioni degli altri non destano preoccupazione.

(Foto: Franco Assenza)