Scicli: confronto tra la CNA e l’amministrazione sul futuro della zona artigianale di contrada Zagarone
Confronto tra la Cna e l’Amministrazione comunale di Scicli per determinare il futuro della zona artigianale di contrada Zagarone. L’incontro si è tenuto nei locali che ospitano gli uffici del Suap. L’associazione di categoria era rappresentata dal segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, dal vicepresidente territoriale Francesco Occhipinti, dal responsabile organizzativo Franco Spadaro oltre che dai titolari di alcune aziende insediate nell’area. Per il Comune, invece, c’erano il vicesindaco Giuseppe Causarano con delega allo Sviluppo economico e il responsabile Suap Carmelo Arrabito.
Le richieste della Cna sono state chiare e precise. “E’ necessario – sottolinea il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo – predisporre una verifica delle aree non edificate e appurare se le ditte assegnatarie hanno ancora la reale intenzione di costruire il loro laboratorio oppure, sulla base del regolamento di gestione dell’area, avviare le procedure di revoca delle assegnazioni”.
Per il vicepresidente territoriale Francesco Occhipinti “La Cna è pronta ad accompagnare le imprese nella ricerca delle migliori condizioni per la costruzione degli opifici ma allo stesso tempo c’è la consapevolezza che nell’area sono stati spesi fondi pubblici e che ci sono altre imprese che chiedono di poter costruire. Per cui, diciamo che non è più possibile lasciare i lotti non edificati”.
Per il responsabile organizzativo Franco Spadaro: “Negli ultimi anni la zona ha visto l’insediamento di nuove imprese che hanno acquistato parte degli opifici frazionati o le detengono in affitto. Ecco perché riteniamo sia necessario che l’amministrazione comunale operi una verifica delle imprese insediate e che si accerti, tramite gli uffici competenti, dell’attività che viene svolta all’interno di ogni singolo laboratorio. Le zone artigianali riflettono lo stato di salute dell’economia di un paese. Per queste motivazioni, la Cna ne chiede il completamento per quanto riguarda i lotti e l’utilizzo del centro servizi con riferimento alla destinazione iniziale che da sempre costituisce un nostro cruccio”.
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