Studenti e pendolari lasciati a piedi dall’AST, On. Campo: che fine hanno fatto i 45 mln del PON?
Con l’inizio della scuola si ripropone con maggiore frequenza il problema dei disagi provocati dall’AST, problema ormai denunciato da anni e per il quale, ancora oggi, nulla si è fatto di concreto. A farsi portavoce della situazione è la deputata regionale del M5S, Stefania Campo.
“Non passa giorno che l’AST non lasci a piedi i propri viaggiatori, che siano turisti, pendolari o studenti. Dagli autobus che si guastano, alle corse cancellate senza preavviso, ritardi di ore in fermate sprovviste di una qualsiasi panchina compresa la principale fermata dell’isola cioè quella di Palermo.
Un viaggio con un pullman dell’AST è un’odissea con disservizi macroscopici. Le soluzioni prospettate in queste ore dall’assessore Aricò lasciano perplessi perché la Regione arriva sempre in ritardo, e prospetta di assegnare le corse di AST alle ditte private in attesa di trasformare l’azienda siciliana in una società talmente in house che affiderà le tratte in forma diretta, senza bando, perché questo tipo di società non sono soggette al codice degli appalti” dichiara l’on. Campo.
La deputata regionale torna ad incalzare il governo regionale sulla necessità di rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico extraurbano dell’AST e si interroga su che fine abbiano fatto i 45 milioni di fondi PON appostati in bilancio per consentire all’AST di comprare nuovi mezzi.
E’ questo il vero nodo, la compagnia a causa dei forti debiti in questi anni non si è dotata di mezzi nuovi e sufficienti a coprire il servizio. Dall’estate nera per i turisti ai disastri della stagione scolastica appena avviata già nel peggiore dei modi, con mancate corrispondenze sugli orari di ingresso e uscita degli studenti, ai cronici ritardi e guasti dei mezzi. Ovviamente a farne le spese sono anche i lavoratori che non sono messi nelle condizioni di lavorare bene fronteggiando i continui guasti, pericoli e le lamentele dei passeggeri operando su mezzi non idonei.
La Campo ha presentato un’interrogazione al fine di capire perché Aricò spinge nel riassegnare il servizio piuttosto che sfruttare i fondi messi a disposizione per l’acquisto di nuovi mezzi.
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