La giunta comunale di Modica, si è accorta che la zona della chiesa della Madonna delle Grazie, a seguito dei lavori di riqualificazione cui è stato sottoposto il Sagrato, è rimasta senza parcheggi.

Il progetto di riqualificazione i cui lavori sono in corso di svolgimento, prevede infatti che i parcheggi vengano totalmente eliminati. Ma come faranno adesso i residenti della zona che è densamente abitata e i fedeli che fequentano proprio quella parrocchia a tornare a casa i primi e ad andare a messa i secondi?

Dal Comune si sta cercando adesso una soluzione e per questo la giunta municipale al completo, lunedì si è riunita ed ha deliberato di dare mandato al dirigente del III Settore tecnico di porre in essere tutte le iniziative necessarie per procedere urgentemente alla progettazione di parcheggi che dovrebbero essere realizzati, una prima parte nell’area prospiciente il Palazzo dei Mercedari, ed una seconda parte, dopo gli esercizi commerciali, scavando nella roccia all’inizio della discesa che costeggia Monserrato, zona affidata alla forestale.

Quella discesa, che manco a farlo apposta, porta proprio davanti a quella “cattedrale nel deserto” del parcheggio di Viale Medaglie d’oro. I nostri lettori ricorderanno, a metà ottobre del 2021, la simbolica consegna delle chiavi da parte dell’allora assessore alla Polizia Locale, Pietro Lorefice, ai responsabili della BluMod, la ditta che gestisce il servizio di sosta a pagamento in Città.

Un momento importante perché finalmente avrebbe visto il parcheggio funzionante a distanza di poche settimane. Cosa mai avvenuta realmente dalla sua costruzione.

E mentre il parcheggio rimane inspiegabilmente chiuso, si pensa di eliminarne altri con un progetto che di fatto cancella un grande numero di soste e di cercare rimedio, scavando perfino la montagna. Come dire? Se il parcheggio non va alla montagna, scaviamo la montagna per il parcheggio.

E visto che stavolta il problema parcheggi riguarda la zona circostante la Madonna delle Grazie, si accettano miracoli…..

Foto esclusive di Giorgio Di Rosa