Valentino Gerratana, un illustre modicano da valorizzare e fare conoscere alle nuove generazioni
Presentati gli atti del Convegno nazionale a lui dedicato nel 2019 dalla Scuol a“ Virgilio Failla”
Il 29 settembre, nella sala Convegni di Palazzo Grimaldi, in corso Umberto a Modica, alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, si è svolto l’incontro per la presentazione degli atti del convegno nazionale sul filosofo Valentino Gerratana.
Il convegno era stato , organizzato e tenuto a Modica per iniziativa della Scuola di Formazione “Virgilio Failla”, insieme alla Fondazione Nazionale e regionale Gramsci, all’International Gramsci society, alla CGIL di Ragusa nel giugno del 2019.
Il volume è stato curato da Giancarlo Poidomani e dal giornalista Giuseppe Calabrese.
Il prof. Giovanni Di Rosa, ha aperto i lavori e moderato anche il dibattito.
Qualificati gli interventi che hanno messo a fuoco il profilo di Valentino Gerratana da un punto di vista storico, culturale e politico.
Il prof. Giancarlo Poidomani ha tracciato la figura di Gerratana a partire dalla sua adesione alla Resistenza contro il nazifascismo, dall’impegno nella costruzione della nuova Italia, della Repubblica, fino all’impegno politico nel PCI e al suo contributo dato per la costruzione del partito comunista siciliano, insieme a Girolamo Li Causi e Emanuele Macaluso.
Tema ripreso, anche, dal senatore Concetto Scivoletto che si è soffermato innanzi sulla personalità’ di Valentino Gerratana, per il suo impegno, per la statura culturale, politica e morale.
Nato a Scicli da genitori modicani, si è sempre considerato modicano. A Modica ha studiato e si formato, ha anche frequentato il Liceo Classico Tommaso Campailla.
Concetto Scivoletto ha detto tra l’altro che Gerratana non solo merita di essere ricordato, riconosciuto e onorato, ma di sedere nel Pantheon degli uomini illustri dei nostri territori e della Nazione. Poi riferendosi all’edizione dei Quaderni del Carcere di Gramsci, da lui curati, commentati e diffusi in tutto il mondo, ha messo in evidenza come la cultura gramsciana ha contribuito ad aggregare forze progressiste nel mondo, come ad esempio nel Brasile attuale.
Infine è intervenuto Francesco Giasi, direttore della fondazione nazionale Gramsci il quale ha tracciato i punti più salienti e significativi dell’esperienza politica, giornalistica, culturale e filosofica di Valentino Gerratana, tenace e puntiglioso organizzatore e diffusore di cultura.
Giasi, ha sottolineato come egli sia stato un intellettuale organico, un uomo di pensiero e di azione, come dovrebbe essere l’uomo politico e ha messo l’accento sul fatto che oggi in Italia purtroppo non ci sono intellettuali organici o semplicemente non ci sono intellettuali.
Parlando, poi della storia dei partiti, Giasi ha ripercorso la storia dei partiti e la funzione ch’essi hanno svolto nella costruzione della democrazia e della Repubblica, ricordando l’importanza degli organi di informazione, i giornali di partito per intenderci che svolgevano la funzione di orientamento, di formazione, di propaganda dei loro progetti politici.
Giasi ha sottolineato la necessità del ritorno dei partiti nei territori e che siano dotati di mezzi autonomi di informazione e non soltanto di quelli digitali.
La serata si è conclusa con gli interventi del pubblico ed in particolare con il contributo della prof.ssa Giada Ragusa, figlia dell’indimenticabile Nannino Ragusa, che ha donato a Francesco Giasi ( Fondazione Gramsci)e al senatore Gianni Battaglia, presidente provinciale della sezione Anpi di Ragusa, l’elenco degli antifascisti di Modica e Scicli, lista ritrovata negli archivi di suo padre.
Concetto Scivoletto, Emanuele Macaluso, Fondazione Gramsci, Francesco Giasi, Giada Ragusa, Giancarlo Poidomani, Gianni Battaglia, Giovanni Di Rosa, Girolamo Li Causi, Virgilio Failla