A Comiso è polemica sulla refezione scolastica, dopo che è stata bocciata la proposta della minoranza
Montano le polemiche sulla refezione scolastica nel comune kasmeneo. I gruppi consiliari hanno discusso in merito, durante l’ultima seduta di consiglio comunale dello scorso 26 ottobre 2023.
La maggioranza di centrodestra ha bocciato la mozione presentata dei gruppi di centrosinistra sull’avvio immediato del servizio. Quest’ultima, preso atto della linea dell’Ente, ha invitato la cittadinanza alla mobilitazione.
In un comunicato stampa diramato dal Comune, il Sindaco, Maria Rita Schembari, e l’assessore al ramo, Giusi Cubismo, chiariscono in merito alla bocciatura della mozione della minoranza consiliare. Sostenendo che la mozione non si poteva approvare perché prevedeva la refezione nell’immediato, totalmente a carico del bilancio, non garantendo il servizio nell’intero anno scolastico.
“La mozione presentata dalle opposizioni consiliari che suggerivano di provvedere da subito alla refezione scolastica – spiegano il primo cittadino di Comiso e l’assessore – prevedeva l’avvio di un servizio per circa 1000 bambini totalmente a carico dei bilanci comunali. Ciò vuol dire che l’ente avrebbe dovuto pagare circa €4,00 a pasto esaurendo in tal maniera, in soli due mesi, tutto l’ammontare del capitolo che, invece, garantisce la refezione scolastica per tutto l’anno se fatta in house, visto che la maggior parte del costo è relativo al personale già in forza al comune”.
Secondo il primo cittadino la refezione totalmente a carico del bilancio, significa non avere contezza della reale spesa che questo servizio comporta per le casse comunali. A difesa di questa tesi si sono schierati nettamente i gruppi consiliari di maggioranza. Nella nota diramata dal Municipio di Piazza Fonte Diana si sottolinea come il sindaco e l’assessore si stanno adoperando al massimo perché riprenda al più presto il servizio di refezione scolastica assicurando il servizio ai bambini e alle loro famiglie. L’ente sta attendendo il completamento dei lavori nelle cucine questo permettere di far lavorare in sicurezza quanti sia adoperano nelle cucine e la fine di disagi per le famiglie comisane. “Questo – conclude il primo cittadino – è amministrare con oculatezza, questa è la differenza tra chi amministra e chi sa fare solo populismo”.
Sull’argomento refezione scolastica è intervenuto con una nota anche l’opposizione consiliare. Una giusta replica alle affermazioni della Giunta Schembari attraverso cui poter chiarire la propria proposta in merito. A prendere parola è il capogruppo della Lista Spiga, Gaetano Gaglio, in cui chiarisce la sua posizione per l’immediata messa in opera del servizio.
La minoranza fa notare come il Sindaco e l’Assessore alla pubblica istruzione abbiano disertato la seduta di consiglio comunale, del 26 ottobre. Questo non ha fatto altro che in alimentare una cortina di bugie sul mancato avvio del servizio. Gaglio parla chiaramente di “incapacità amministrativa” che penalizza il servizio reso alle famiglie.
Gaglio nella sua nota evidenzia come le informazioni del Sindaco Schembari e dell’Assessore Cubismo siano poche chiare per diversi motivi. Innanzitutto il servizio sostitutivo che sarebbe tutto a carico del bilancio dell’Ente quando tutti sanno che una parte la pagherebbero i cittadini. Il problema dell’insostenibilità dei costi, ma che in consiglio comunale la minoranza ha dimostrato conti alla mano che l’aggravio di costi aggiuntivi per il Comune sarebbe solo di circa 80.000 euro, al massimo, per il 2024, e infine la minoranza fa notare come la Giunta Schembari sia l’unica Amministrazione in tutta la storia dell’Ente che non ha la copertura finanziaria per fare partire il servizio.
La minoranza si dice pronta a collaborare nell’interesse dei bambini e della famiglie comisane, suggerendo ben tre soluzioni possibili al fine di avviare il servizio.
La prima proposta è quella di riparare i guasti attuali alle cucine e spostare la ristrutturazione all’estate: aggravio di costo stimato non superiore ai 15 mila euro; una seconda ipotesi noleggiare la cucina e procedere all’erogazione del servizio con il personale comunale: aggravio di costo stimato non superiore ai 20 mila euro, l’ultima ipotesi è quella avviare un servizio sostitutivo per due o tre mesi in attesa della conclusione dei lavori di ristrutturazione delle cucine: aggravio massimo di costo 80.000 euro.
“Ci siamo dichiarati disponibili – afferma Gaglio – a lavorare insieme all’amministrazione per approfondire i possibili interventi risolutivi e trovare le risorse necessarie. La risposta è stata un no su tutta la linea ed un voto contrario”.
Al voto contrario della maggioranza consiliare, Gaglio rimarca che la loro proposta mette in campo cifre inferiori a quelle necessarie a garantire i maggiori costi che l’Ente dovrà affrontare per l’aumento delle indennità di sindaco e assessori lo scorso mese di luglio. “In quel caso – conclude Gaglio – nessuno, tra giunta e maggioranza, ha manifestato la minima perplessità sulla sostenibilità o sull’oculatezza dell’amministrazione. Nessuno si è sentito di fare comunicati stampa, nessuno ha informato di nulla. Il sospetto, terribile, è che serva fare cassa tagliando i servizi e si cerchino scuse per scaricare ogni onere sui cittadini vittime dell’incapacità altrui.”
La questione non sembra del tutto risolta, la discussione politica kasmanea non sembra arrestarsi sulle dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore al ramo in merito alla refezione scolastica. Il risultato attuale è una fase di protesta da parte della minoranza, dall’altra un no netto all’avvio della refezione scolastica da parte della maggioranza. A pagarne le conseguenze sono però i bambini e le loro famiglie alle prese con un trambusto non di poco conto.
Pierpaolo Galota
Gaetano Gaglio, Giusi Cubisino, Lista Spiga, maria rita schembari