Modica, serata per gli attori e registi Giorgio Sparacino ed Enzo Ruta, ricordati dal Caffè Quasimodo
Due modicani, due attori, due registi, purtroppo prematuramente scomparsi, Giorgio Sparacino ed Enzo Ruta sono stati ricordati sabato sera nel corso del Terzo appuntamento stagionale del Caffè Quasimodo di Modica, moderato dalla poetessa Silvana Blandino, e che si è tenuto presso la Società Operaia di Mutuo
Soccorso
Domenico Pisana che ha introdotto la serata, nel corso del suo intervento, ha sottolineato il ruolo di questi due attori nella nascita e nello sviluppo del teatro a Modica e, contemporaneamente, onorare due amici che hanno dato alla crescita del Caffè Letterario Quasimodo, lungo i suoi 18 anni di storia, un particolare impulso con le loro interpretazioni dei grandi della letteratura (Omero con l’Iliade, l’Eneide e l’Odissea, per passare a Dante, Petrarca, Boccaccio, Manzoni, Leopardi, Bauldelaire, Quasimodo, Montale e Ungaretti, Pavese, Saba, Calvino, Bufalino, Sciascia, etc..) e di tanti personaggi come Placido Carrafa,
Giorgio La Pira, Franco Antonio Belgiorno, Carlo Papa, Maria Iemmolo, Meno Assenza, Giovanni Ragusa, Nino Barone, e di poeti e scrittori contemporanei del 2000 che sono stati presentati dal Caffè Quasimodo.
Ha anche ricordato la nascita delle compagnie di teatro amatoriale in città, l’apertura del Teatro
del Vicolo e gli esordi dei due attori.
Poi è stato l’attore e regista Giovanni Spadola a ricordare, con dovizia di particolari e aneddoti, la lunga amicizia e il sodalizio artistico con Enzo Ruta e la grande passione per il teatro di entrambi e la lunga esperienza consumata sui palcoscenici dei teatri della città, senza tralasciare la passione di Enzo Ruta per la cultura e l’amore per la sua città per finire con l’esordio artistico al Teatro dei Salesiani di Modica Alta con Aspettando Godot di Samuel Becket.
Successivamente il figlio di Giorgio Sparacino, Alessandro, affermato attore anch’egli, ha parlato della esperienza di vita, trascorsa tra casa, scuola e palcoscenico a cominciare dai suoi esordi al Teatro del Sacro Cuore, non tralasciando il feeling con il padre di fronte alle scelte professionali. Ora è un figlio d’arte impegnato in diversi teatri italiani.
A completare gli interventi quello dell’attore Andrea Tidona che anche lui ha voluto ricordare Giorgio Sparacino ed il loro lungo rapporto di amicizia e di stima reciproca da quando ha debuttato proprio, con Giorgio Sparacino regista, nel salone del Sacro Cuore. Un esordio, raccontato da Andrea Tidona,
esilarante per una serie di stop and go al momento dell’apertura del sipario per via di impellenti esigenze fisiologiche del giovane attore debuttante.
E poi ha ricordato le tante presenze nei lavori di Giorgio Sparacino il quale lo chiamava per ruoli di rilievo, essendo diventato, Andrea Tidona, nel frattempo, attore professionista al Piccolo di Milano con Giorgio Strehler e con tante altre compagnie di rilievo nazionale.
La serata è stato poi caratterizzata dalla Lectura Dantis di Aurora Blandino e Leonardo Sammito, studenti dell’ Istituto Verga di Modica, che hanno letto il canto V dell’inferno, gli intermezzi musicali del Duo Giannino Amore e di Giuseppe Veneziano, Tenore, che nella sua lunga carriera ha collaborato con il Coro del Teatro alla Scala e con teatri italiani e stranieri. I numerosi intervenuti hanno ammirato ai lati del tavolo centrale, due quadri raffiguranti gli attori e registi Giorgio Sparacino ed Enzo Ruta posizionati sullo sfondo del Teatro Garibaldi di Modica, realizzati dal pittore modicano Guido Cicero.
Il Caffè Quasimodo al termine della serata ha consegnato ai familiari una grafica realizzata dal pittore Guido Cicero tratta dai due quadri realizzati per l’occasione.
Foto di Nino Sparacino
Alessandro Sparacino, Andrea Tidona, Domenico Pisana, Giovanni Spadola, Giovannino Amore, Guido Cicero, Silvana Blandino