Indetta da Mons. La Placa la Visita Pastorale nella Diocesi di Ragusa
Il Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe La Placa, ha indetto la sua prima visita pastorale nel territorio della Diocesi di Ragusa. A coordinare le attività della visita nelle sue varie tappa è stata nominata Concetta Licitra. Prima tappa sarà a Giarratana il 10 dicembre.
“Cercherò le mie pecore e ne avrò cura”: questo il versetto, tratto dal libro del profeta Ezechiele, che accompagnerà la visita pastorale che il Vescovo Giuseppe ha indetto ufficialmente dopo averla annunciata nel giorno del suo secondo anniversario di ordinazione episcopale.
Monsignor La Placa visiterà tutte le comunità parrocchiali “con sentimenti di paternità, di sollecitudine e di amicizia”.
Le prime tappe della visita
La prima tappa della visita pastorale sarà, dal 10 al 17 dicembre, a Giarratana nella parrocchia Maria Ss. Annunziata e San Giuseppe. Sono state già inserite in calendario anche le visite nelle comunità parrocchiali di Santa Maria La Nova e San Nicola a Chiaramonte Gulfi (21-28 gennaio), Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria di Roccazzo e Maria Ss. del Rosario di Pedalino (11-18 febbraio), Santa Maria di Portosalvo a Scoglitti (10-17 marzo), San Nicolò di Bari ad Acate (21-28 aprile).
Cos’è una visita pastorale?
La visita pastorale un’azione apostolica propria del vescovo. Attraverso la quale si manifesta l’unità della Chiesa attorno al suo pastore. È un’occasione importante per la comunità ecclesiale sia per mantenere e ravvivare contatti ma anche per valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale. La visita permetterà al pastore, e ai suoi collaboratori più stretti di rendersi conto delle circostanze e delle difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica.
Le indicazioni della Diocesi per prepararsi alla visita
La visita è un momento importante in cui ogni singolo membro della comunità ecclesiale è coinvolto. Dalla Diocesi fanno sapere che è un momento che va preparato per tempo. Le comunità sono invitate a prepararsi con momenti di adorazione eucaristica e soffermandosi, nei modi ritenuti opportuni, su temi relativi alla natura della Chiesa, alla comunione gerarchica e all’episcopato. In particolare, il parroco di ogni comunità dovrà illustrare alle comunità, con riferimenti biblici e magisteriali, il ministero del vescovo come Padre e Pastore della comunità diocesana, a servizio della Parola di Dio, della comunione e della missione.
Cosa accadrà nel corso del visita?
Durante la visita il vescovo avrà modo di incontrare, oltre al parroco e ai sacerdoti che lo collaborano, il consiglio pastorale e il consiglio per gli affari economici, le aggregazioni laicali e le singole persone, in particolare gli ammalati. Particolare attenzione verrà riservata ai santuari e alle eventuali presenze di vita consacrata.
Durante la visita nei vari vicariati e parrocchie Mons. La Placa non esclude una visita che coinvolge le varie realtà in cui la parrocchia è inserita come: istituzioni, scuole, realtà culturali. La visita si concluderà sempre con un’assemblea parrocchiale. Successivamente il Vescovo invierà alle singole comunità un messaggio per trarre un bilancio dell’esperienza e indicare gli orientamenti per l’ulteriore cammino pastorale.
“Lo spirito della visita – spiega il vescovo nella lettera di indizione – dovrà essere innanzitutto quello della lode al Signore e della fraternità”. Mons. Giuseppe La Placa nella sua visita sarà accompagnato anche da alcune figure chiave: il Vicario Generale, il Cancellerie Vescovile, l’Economo Diocesano. Oltre a queste figure apicali saranno presenti anche i direttori di alcuni uffici pastorali: Catechistico, Liturgico e Caritas.
La visita pastorale avrà un coordinatore
Il vescovo al fine di coordinare al meglio la sua visita alle comunità e coinvolgere le comunità dal basso ha scelto di nominare un coordinatore. Questo incarico è stato affidato alla professoressa Concetta Licitra. La professoressa avrà il compito di coordinarne, in stretta intesa con il vescovo, tutti gli aspetti operativi e organizzarne la memoria storica, attraverso adeguata verbalizzazione.
Nel decreto di nomina il Vescovo ha sottolineato che la coordinatrice della visita coordinerà insieme con i parroci, e laddove necessario con i vicari foranei, il programma della visita pastorale. Sarà presente, nei limiti del possibile, all’intera visita. Avrà il compito di strutturare il calendario e la logistica della visita, anche raccogliere notizie storiche sulla vita della comunità, predisporre la relazione della visita di ogni parrocchia, provvedere alla raccolta e all’ordinamento dei documenti (relazione, decreti, fotografie ecc.). Nello svolgimento del suo ufficio potrà essere collaborato da membri idonei della comunità previamente segnalati dal parroco.
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