L’impianto di biogas potrebbe essere riproposto? I promotori tacciono, il sindaco di Modica è a favore
Che fine ha fatto l’impianto di Biogas in Contrada Bellamagna? Sappiamo che sulla questione è intervenuto il CGA respingendo il ricorso per la realizzazione dell’impianto.
Una sentenza che non ha lasciato alternative nemmeno al Comune di Pozzallo che non ha potuto proporre un ricorso autonomo anche se resta la possibilità di intervenire nei giudizi civili quali si presentassero eventuali danni alla salute dei cittadini.
Una magra consolazione per il sindaco Ammatuna che a questo punto non può fare altro che monitorare la situazione. Adesso si aspetta di capire cosa farà l’azienda la ‘Biometano Ibleo’ perché di fatto può ricominciare l’iter per costruire l’impianto anche se sono scaduti i termini per l’apertura del cantiere.
Ad oggi però sembra tutto fermo e non si riesce a capire perché. Forse si sta pensando a fare calmare le acque o magari nel frattempo sono soltanto cambiati gli interessi in gioco.
Una cosa però è certa, al di la di come andranno le cose. E’ giusto che tutti sappiano quale sia la posizione del sindaco di Modica Maria Monisteri, che qualche settimana fa , intervistata dalla Tv Canale 74, si è pronunciata sulla questione dichiarando senza mezzi termini che “Il Comune di Modica è totalmente favorevole alla realizzazione del l’impianto di Biogas in Contrada Bellamagna”.
Facendo intendere che i promotori potrebbero ripresentare il progetto, magari evitando gli errori commessi la prima volta che poi, forse, hanno mandato in frantumi l’iniziativa.
Il sindaco Maria Monisteri quindi, in barba alle proteste avanzate dai vari comitati nonché dallo stesso collega di Pozzallo Roberto Ammatuna dice chiaramente di essere a favore dell’impianto di energie alternative perché “sono una risorsa per il territorio”. Condivisibile il suo pensiero, ma non necessariamente a Bellamagna, perchè questo sembra trapelare dalle sue dichiarazioni. Ma è davvero così?
Il sindaco di Modica è davvero convinto di queste sue affermazioni oppure, anche in questo caso, è vittima di quella continuità amministrativa che oggi ha portato due comunità quella di Modica e di Pozzallo a scendere in guerra a suon di carta bollata, ma soprattutto quella di Pozzallo a dover pagare le scelte scellerate di una politica che non ha nessun interesse per il bene del proprio territorio ma che di fatto pensa solo agli interessi personali, a quel consenso politico che garantisce l’elezione, che garantisce il potere. Non si capirebbe perchè il salasso economico che ha avuto il Comune di Modica per costituirsi in giudizio per contrastare le azioni dei privati cittadini e del Comune di Pozzallo. Legali di fama a cui, sembra, siano state liquidate parcelle di circa 20mila euro, per difendere il Comune. E il gruppo imprenditoriale proponente il progetto, niente? Per quale motivo i cittadini modicani hanno dovuto pagare queste parcelle?
Non dimentichiamo infatti che dietro la ‘Biometano Ibleo’ insiste uno dei gruppi economici fra più forti di Modica, che manco a dirlo, per vicinanza politica e simpatia, ha sostenuto l’elezione dell’attuale sindaco e soprattutto quella del deputato regionale Ignazio Abbate.
Ora se i modicani hanno deciso di girare la testa dall’altra parte, non è il caso dei pozzallesi, perché in fondo pur essendo in territorio modicano l’impianto si trova di fatto a poche centinaia di metri da Bosco Pisana, abitato che appartiene al territorio di Pozzallo.
Ma questo purtroppo è quello che accada quando non si è rappresentati a nessun livello, né regionale, né nazionale. Funziona così, per adesso la sfida la vince Modica.
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