Modica: il dimensionamento scolastico ‘spiegato’ dalla mamma di un bambino autistico
In questi giorni abbiamo trattato il tema del dimensionamento scolastico ma lo abbiamo fatto, forse erroneamente, occupandoci solo delle conseguenze per il territorio, senza pensare che dietro ogni scuola ci sono delle persone che ci lavorano ma soprattutto dei bambini.
Fra questi ce ne sono alcuni più fragili che hanno bisogno di stabilità e continuità per i quali questi cambiamenti che ci saranno in seguito all’approvazione del piano di dimensionamento scolastico si tramuteranno in veri e propri traumi. Come ci scrive questa mamma nella lettera inviata alla nostra redazione che pubblichiamo per intero:
“Sono la mamma di P., un bambino con disabilità. Vi chiedo di pubblicare la mia lettera per dargli la speranza che i suoi diritti siano rispettati.
In questi giorni si è celebrata in tutte le scuole del mondo la “Giornata dei diritti dei bambini”, ma il dimensionamento scolastico che attualmente sta interessando le scuole di tutta Italia sembra non tenerne conto. In particolare a Modica, la città in cui noi viviamo, ciò che sta accadendo non è tanto un dimensionamento ma una frammentazione di vari istituti a cui vengono strappati plessi per accorparne altri di altre realtà scolastiche del Comune. Tutto questo comporterà un terremoto nelle scuole del modicano perché graduatorie di istituti diversi verranno incrociate, mettendo a rischio la continuità didattica che viene tanto declamata dalle Indicazioni Nazionali.
C’è da precisare che tale sconvolgimento non è frutto delle decisioni dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il quale aveva proposto semplicemente l’accorpamento dell’ultimo Circolo Didattico esistente a Modica, bensì di una delibera della Giunta Comunale attualmente in carica.
Mio figlio frequenta da due anni l’Istituto Comprensivo Santa Marta Ciaceri di Modica, in particolare è un alunno del plesso “S. Elena”, che fa parte integrante di questo istituto da più di dieci anni, ma che purtroppo è uno di quei “pezzettini” che verranno tagliati e incollati ad un’altra realtà scolastica come se niente fosse.
Quando ci è giunta la notizia, per noi genitori tutti, è stata un fulmine a ciel sereno e ancor di più per noi genitori di figli disabili.
Aver trovato in “S. Elena” una casa e non soltanto una scuola, per noi è tutto e perdere le certezze delle maestre e degli operatori scolastici che ormai sono punti saldi nella vita di mio figlio è l’ennesimo colpo al cuore, perché nessuno ha idea di quanto lavoro di continuità ci sia bisogno per bambini come mio figlio, attuare lo stravolgimento previsto per l’anno prossimo sarà solamente un calpestare i suoi diritti.
P. ha avuto la fortuna di trovare maestre e collaboratori in grado di creare pace e tranquillità intorno a lui, maestre che lo hanno fatto sentire amato e accettato da tutti! E non mi riferisco solo alla sua classe, ma proprio a tutti, tutta S. Elena!
Mio figlio arriva a scuola e non c’è un bambino o un collaboratore che non gli voglia bene e presto tutto questo ci sarà tolto!
Io chiedo la continuità di tutte le insegnanti, curriculari e di sostegno, che hanno creato un gruppo e un clima di inclusione che non è facile trovare!
Che senso ha celebrare giornate sui diritti, giornate sull’autismo e tutte le ricorrenze possibili e immaginabili quando in realtà non mettete al centro i bisogni dei bambini?
P. è un bambino autistico non verbale ma probabilmente pochi hanno un’idea precisa di come si lavora con loro e di quanto sia difficile trovare le strategie giuste per entrare in empatia e comprendere i loro bisogni.
Dopo che con grande fatica si è raggiunto un equilibrio , viene fatto con leggerezza un “taglia e cuci” ignorando le conseguenze che ne deriverebbero per un soggetto fragile come P. e per tanti altri bambini come lui. Qualcuno ha idea di quanto le maestre abbiano lavorato per far capire e accettare P.? Per far capire che P. è questo e non un bambino “diverso”?
Per non parlare dei collaboratori scolastici! Se P. ha bisogno di coccole sa dove andare per ricevere un abbraccio affettuoso! Tutto è estremamente importante! Ma non per voi…
Mi rivolgo a chi di competenza: “Vi prego, pensate a quello che state facendo… state distruggendo una famiglia fatta di maestre e collaboratori che hanno la nostra più totale fiducia, che hanno a cuore i nostri ragazzi… RIPENSATECI!”
Penso a mio figlio e ho solo tanta tristezza. L’anno prossimo, se tutto ciò andrà in porto, saremo costretti ad un nuovo anno fatto solo di incertezze e ci toglierete l’unica cosa bella che eravamo riusciti ad ottenere per P.: una scuola che è per lui una seconda famiglia di cui anche noi facciamo parte.
Vi prego RIFLETTETE…
La mamma di P.
Bambino autistico, bambino disabile, Comune di Modica, dimensionamento scolastico, istituto comprensivo plesso s.marta -ciaceri, plesso sant’elena, ufficio scolastico provinciale
Cinzia
RIPENSATECI!, PER TUTTI I BAMBINI. SPECIALMENTE PER QUELLI IN CONDIZIONE DI FRAGILITÀ .