Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alla luce degli ultimi fatti di cronaca segnati dall’efferato femminicidio della giovane studentessa Giulia Cecchettin, gli studenti dell’Istituto d’Istruzione superiore “G.Vico- Umberto I- R.Gagliardi” di Ragusa, hanno voluto portare il loro contributo dando oggi un altro segno  dell’importanza dei valori, quali rispetto e condivisione e proseguendo così l’obiettivo dell’educazione all’affettività portato avanti dalla scuola con il sostegno della Dirigente Barone.

In particolare, nella sede centrale dell’Istituto, gli alunni delle classi quarte e quinte del corso B del Liceo Scienze Umane con gli alunni della classe quinta del Geometra, hanno partecipato alla realizzazione di un flash mob, “La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti!”. Parole chiave sono state: “Violenza- Stupro-Femminicidio”, affidate alla voce di un coro di 70 studenti alternato alla lettura e all’interpretazione di storie di donne tratte dal testo di Serena Dandini “Ferite a morte”.

La riflessione sul tema non è avvenuta solo attraverso le parole ma anche attraverso la realizzazione di “Banner artistici” e la creazione di un “Muro della Non Violenza” con le biografie di alcune tra le tante donne vittime di questa piaga sociale, a cura dagli alunni delle classi terza e quarta del corso B dell’indirizzo Scienze Umane.

A tutte le studentesse e a tutti gli studenti dell’Istituto sono stati distribuiti 1400 braccialetti rossi, realizzati dagli alunni dell’indirizzo Sistema Moda, segno visibile di appartenenza ad una comunità scolastica che grida il proprio NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.

Anche la sezione del Liceo classico dell’istituto ha partecipato alla giornata (il triennio in presenza e il biennio collegato on line dalle rispettive classi) Dopo la lettura della poesia scritta dalla sorella di Giulia Cicchettin, gli studenti hanno ascoltato le parole dell’avv. Patrizia Schiarizza, Presidente dell’associazione ‘Il giardino segreto’ che cura i figli delle vittime di femminicidio.

L’Avvocato ha parlato loro anche dell’importanza del termine amore e dei segnali che non devono mai essere sottovalutati. Il silenzio è diventato assordante quando hanno raccontato le loro testimonianze Francesca Nifosì e Ilaria Montuori, entrambe figlie di donne uccise per mano dei loro compagni. Ogni studente poi ha scritto in forma anonima un pensiero che è stato raccolto dalla terapeuta dott. ssa Fortezza, che ha ricordato ai ragazzi come certe frasi non sono segno d’amore, ma di possesso e il possesso non è mai amore.

Sulle note di Another love un gruppo di studenti si sono alzati e hanno scritto su un telo bianco l’espressione del loro pensiero, segno tangibile di questa giornata, che sia monito, come ha detto la prof.ssa Inguanti, di ricordo di chi non c’è più ma anche di riflessione e di crescita per questi giovani, donne e uomini.

Gli studenti del Liceo linguistico hanno invece incontrato le forze dell’ordine, in particolare il Questore dott. Vincenzo Trombadore e il commissario dott.ssa Rosalba Capaccio affrontando il tema della prevenzione e del lavoro delle istituzioni. In particolare con l’Assessora ai servizi sociali Elvira Adamo si è parlato di parità uguaglianza e solidarietà e con l’avvocato Alessandra Guastella di giustizia e diritti, difesa e processi. Partendo dalla visione di una parte dell’arringa dell’avvocatessa Tina Lagostena Bassi, tratta dal docufilm “Processo per stupro” del 1978, è seguito un dibattito molto interessante con gli studenti che hanno voluto chiarimenti sul sistema giudiziario e consigli su come agire in caso di coinvolgimenti personali.