Modica, il Pd accusa: sul rendiconto 2021 stanno giocando al “torello”. C’è chi non vuole che arrivi in Consiglio
Amministrazione e Commissione Bilancio si passano la palla per non farla arrivare al centro
“Il torello è un gioco di allenamento, divertente e semplice: alcuni giocatori si passano la palla per non farla prendere a quello che sta al centro. Di questi tempi viene praticato a Palazzo San Domenico. La palla è il Rendiconto 2021”.
Esordisce così il comunicato stampa del partito democratico di Modica a firma del segretario Salvatore Poidomani, che torna a colpire con ironica preoccupazione sulla situazione finanziaria a Modica ed in particolare su questa storia infinita del rendiconto 2021 sul quale vige un silenzio assordante.
Ed è proprio facendo uso della similitudine del gioco del torello che il Pd paragona la sindaca, l’assessora al bilancio e la commissione bilancio ai palleggiatori e poi c’è il regista che dice il Pd “Non fa più parte della squadra, è un intruso, ma gioca ancora, e spera che i revisori, per spirito di squadra, possano cambiare idea”. Un regista che ovviamente ha un nome e un cognome quello dell’onorevole Ignazio Abbate ma ci occuperemo di lui in un altro momento.
Adesso l’attenzione è al presente e le responsabilità sono di chi amministra perché come dice il Pd questa strada non “speccia”. È necessario affrontare la questione rendiconto 2021 visto che siamo già nel 2023 e soprattutto visto che questa “indecisione” chiamiamola così su come agire comporta la paralisi della macchina amministrativa.
In questo gioco c’è un altro elemento che è il Consiglio Comunale ma a questo attore non viene concesso di toccare la palla perché, dichiara il Pd: “su una cosa sono tutti d’accordo: il rendiconto, così come è stato redatto, non deve arrivare al Consiglio Comunale e alla Corte dei Conti, perché potrebbe compromettere l’immagine del regista. Il rendiconto, infatti, riguarda la stagione in cui lui era ancora in campo, in cui decideva tutto, faceva la squadra e le sostituzioni. E anche l’arbitro”
Ma i giocatori nel frattempo sono cambiati e alcuni consiglieri non ci stanno ad approvare questo rendiconto consapevoli di approvare un atto illegittimo redatto fra l’altro quando non erano nemmeno consiglieri. E allora molti si chiedono perché dovrebbero farlo ma soprattutto in nome di chi (il regista?) o di cosa (il voto di obbedienza?) E poi con quale faccia si presenterebbero davanti ai cittadini che li hanno votati? E allora la soluzione quale sarebbe? Quella di non approvare il rendiconto 2021 e quindi commissariare il bilancio?
In ogni caso è arrivato il momento di prendere una decisione perché conclude il Pd “il gioco del torello è bello, ma come tutti i giochi deve durare poco. Sei mesi sono troppi, cari amministratori. Cara sindaca, caro regista. La palla potrebbe esplodere portandosi appresso il carico di omissioni, perplessità, inesattezze, gravissime irregolarità contabili. Per riferire solo quello che appare in superficie” Ma cosa intende il Partito Democratico quando parla di “quello che appare in superficie”?
Perché se già quello che appare in superficie è così poco limpido quello che c’è sotto potrebbe essere ancora più grave tanto da far pensare ad un’ipotesi di falso in bilancio? Sono tante troppe le domande che restano appese ad un filo, un filo che se tirato ulteriormente potrebbe rompersi.
Torneremo domani con una nuova puntata di questa avvincente fiction parlando proprio del regista con una domanda che lasciamo oggi senza risposta: “Ma la paura del regista è che questo bilancio 2021 arrivi alla Corte dei Conti?”
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