A Pozzallo è stato presentato il report annuale della Caritas Sicilia. Ecco la fotografia della povertà nell’Isola

Un inteso momento di riflessione e di confronto con la reale povertà dell’Isola, questa la sintesi dell’incontro organizzato dalla Caritas Diocesana di Noto. Un momento formativo per gli operatori della Caritas, ma anche un modo concreto per fare memoria della Giornata Mondiale dei Poveri celebrata lo scorso 19 novembre. 

L’incontro coordinato, da Fabio Sammito, attuale direttore della Caritas di Noto, ha visto al tavolo dei relatori don Gaetano Asta, attuale Rettore della Chiesa Santa Maria della Fiducia di Pozzallo, per una lectio sul messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri. Insieme a don Asta anche Domenico Leggio, direttore regionale delle Caritas Siciliane, che invece ha presentato il reale operato delle diocesi a favore delle povertà educative e materiali dell’Isola.

Il convegno, che si è celebrato lo scorso 17 novembre, ha visto anche la presenza del sindaco di Pozzallo il quale si è soffermato sull’argomento: “Il tema – commenta Roberto Ammatuna – è molto importante e di grandissima attualità. Bisogna partire da queste analisi per capire come muoversi come Istituzioni pubbliche e non e cosi alleviare le sofferenze dei cittadini. Il mondo globalizzato in cui viviamo è ormai senza regole, purtroppo vige la regola del più forte. Il divario fra poveri e ricchi è aumentato sempre di più. Noi facciamo parte di un isola che rappresenta una sorta di anello debole del nostro paese. La Sicilia è una delle regioni più povere dell’Italia e dell’Europa. Questo  perché le risorse economiche non sono usate in modo corretto e umano”.

La riflessione spirituale di don Gaetano Asta si è invece concentrata sulle parole di Papa Francesco, in particolare al messaggio che il 13 giugno 2023 è stato consegnato alla comunità mondiale in occasione della Giornata dei Poveri 2023. Il Papa ha consegnato come icona il brano biblico di Tobia, una storia che liturgicamente viene letto durante l’anno nelle giornate feriali, che riporta però alla quotidianità.

Don Gaetano ha sottolineato come la storia biblica di Tobia, è la storia di tanti poveri di oggi che vivono l’esperienza del distacco, del viaggio per un futuro migliore e delle situazioni difficili. 

“Non basta – sottolinea don Asta – acquietare la nostra coscienza, perché il rischio è far aumentare l’assistenzialismo. Il dossier della Caritas è un rapporto annuale, certamente da dei dati e dei numeri, che sottendono delle realtà e delle condizioni di vita alle volte invisibili. Informazioni statistiche che non sono solo numeri, sono una foto della realtà, dei territori e dei quartieri”.

Il report è certamente un punto di partenza importante, da tenere in considerazioni per compiere scelte sagge a livello comunitario, ecclesiale e politico. Per dare risposte coerenti alla povertà è necessario conoscere. Un documento che alle volte viene poco pubblicizzato, perché forse poco appetibile per i giornali. Leggere questo report, non è solamente l’incontro con dei numeri e delle statistiche, ma è un incrociare profeticamente lo sguardo attento del povero. Leggere questi dati va fatto con libertà e con un occhio limpido, senza pregiudizio. Far finta che non esista la povertà in un territorio è essere poveri nella conoscenza e nella non-consapevolezza.

Prima di presentare il Report 2022 sulla povertà in Sicilia, Domenico Leggio ha sottolineato come: “dietro a questi numeri ci sono volti, persone con una storia. Legare i numeri alla storia di ciascuno fa comprendere pienamente il senso di questo report. Oggi siamo chiamati a monitorare la povertà, nelle sue sfaccettature, e i bisogni, perché raccontare la povertà permette di creare cultura e sollecitare le istituzioni”.

Domenico Leggio, attuale direttore Caritas per la Diocesi di Ragusa da qualche mese ha assunto anche l’incarico di direttore dell’Ufficio regionale per la Carità della Conferenza episcopale siciliana, ha illustrato ampiamente la situazione vissuta nel 2022 dalle 18 diocesi siciliane, andando oltre ai numeri raccontando lo straordinario operato che migliaia di volontari compiono giorno dopo giorno.

Certamente i numeri non possono costituire un alibi per non riconoscere il volto, la storia, la vita, l’individualità delle migliaia di persone che le Caritas diocesane hanno ascoltato, accolto, aiutato e accompagnato. Le 1797 parrocchie siciliane e i 383 centri di ascolto sparsi nell’Isola hanno incontrato e censito 29.000 persone. Hanno mappato le molteplici forme di povertà in cui versano i soggetti più fragili.

Molteplici richieste sono state evase nel corso del 2022: aiuti alimentare, aiuto per la casa, supporto alla salute, consulenza legale, supporto socio-educativo, orientamento al lavoro e alla formazione.

Sono molte le famiglie siciliane che ricorrono alle risposte di tipo alimentare, ricorrono a questa forma per far quadrare il bilancio familiare, perché spesso le varie forma di sostegno al reddito sono insufficienti. Oltre 35.650 persone sono state aiutati con diversi interventi: il 72% per alimenti e aiuti materiali, il 7% ha chiesto aiuto per la casa, il 6% per motivi di salute, il 5% ha ottenuto un supporto socio-educativo, il 2% dei siciliani ha chiesto supporto psicologico, un altro 2% ha chiesto supporto per il lavoro e per la formazione.

Il supporto delle Caritas siciliane è andato oltre il cibo, nel sostegno alle persone per ogni genere di necessità.  Gli aiuti alimentari si svolgono con tre tipologie di servizi: centri distribuzione circa 600 sparsi nell’Isola, 22 mense che in un anno hanno erogato 608.460 pasti, 12 empori in cui prendere ciò di cui si ha bisogno con 3.224 accessi.

In Sicilia uno degli aspetti più critici è l’autonomia abitativa. Le Caritas rispondono con due servizi: accoglienza in dormitorio che garantiscono 259 posti letti, o in appartamento con 352 posti letti. In totale sono stati accolti 333 persone. Senza considerare lo straordinario sforzo per l’accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dal conflitto oltre 500.

Il dato allarmante emerge nell’ambito sanitario, dove si registra una crescente richiesta di supporto. La risposta viene data con due interventi ambulatori medici gratuiti e farmacie solidali. In Sicilia i 13 ambulatori medici gratuiti hanno erogato 2.418 prestazioni, mentre l’affluenza nelle 4 farmacie solidali è di 1.700 persone.

La Caritas in Sicilia però non è solo assistenzialismo, ma è anche aiuto alla giustizia, al lavoro, all’educazione e accoglienza migranti. Sono nati nel tempo dei centri di ascolto dedicati al disbrigo pratiche per stranieri, corsi di lingua, ma anche orientamento e ricerca di lavoro nel 2022 hanno usufruito di questo supporto 2.809 persone. Per i minori, parte importante della società, in Sicilia sono attivi 80 centri educativi, che accolgono giorno dopo giorno 2.748 minori, offrendo loro supporto scolastico, attività ludiche, formative e socializzanti.

“Domenico Leggio, direttore di Caritas diocesana di Ragusa e delegato regionale che, illustrando i dati del Report delle 18 Caritas diocesane di Sicilia, ci ha esortato da un lato a conoscere i numeri (fondamentali) per avere un quadro delle difficoltà in cui versano migliaia di residenti nella nostra Isola, ma dall’altro ad andare oltre le cifre, guardando “in faccia” le persone, con le loro storie, i loro volti, senza lasciare che i numeri le nascondano, proprio alla luce del tema voluto dal Papa per il 19 novembre: Non distogliere lo sguardo dal povero” ha concluso Fabio Sammito.

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