Monterosso Almo, l’opposizione preoccupata. Consiglio approva diversi atti che portano al dissesto

Nel corso della seduta sono l stati approvati diversi atti che certificano l’avviarsi del nostro comune verso il collasso economico. Lo sostiene l’opposizione in consiglio comunale.

“Un consiglio comunale che ha mostrato il reale disastro in cui si trova il nostro paese che il primo cittadino durante l’ultima campagna elettorale e non solo, definiva salvo grazie al lavoro di un’ amministrazione da incensare. Un susseguirsi di eventi che confermano il fallimento politico e amministrativo dell’amministrazione Pagano”. 

Se citiamo il piano di riequilibrio avviato e approvato dalla corte dei conti nel 2017 per risanare alcuni debiti, ad oggi nessuna garanzia citata in quel documento si sta rispettando: nessuna attivazione dei due impianti fotovoltaici, nessun accorpamento dei plessi scolastici e l’aumrnto di creditori. Tutto ciò rende tutto, molto complesso e confusionario.

Iblea acque, la società che ha acquisito la gestione idrica del paese sembrerebbe risultare un buco nell’acqua. È vero che questa cessione è avvenuta per forza di cose ma è vero pure che anche qui si intravede un fallimento politico-amministrativo ed economico che il comune non può sostenere considerando, si legge in una nota, “che continuiamo ad anticipare somme (450mila euro) per spese quali ad esempio l’ energia elettrica per l’impianto di sollevamento nonostante sia la società e non più il comune ad incassare le bollette”. 

Altro punto discusso dal consiglio è la questione Enel. Il primo cittadino afferma che le bollette sono state dimezzate, ma le opposizioni chiariscono che “il motivo di ciò è da ricercare nel pagamento delle bollette solo di sei mesi l’anno. Ma tutte queste fatture non pagate ricadranno in un domani, aggiungendo a tutto ciò le spese legali per contestare le somme e con interessi moratori incredibilmente alti. Anche questa una strategia politica che porterà al fallimento”. 

Inoltre le opposizioni lamentano la questionr della Zona artigianale, dove, a causa di un errore nell’espletamento della procedura di affidamento lotti, tutto è tornato al punto di partenza. Tutti gli affidamenti fatti alle quattro ditte sono decadute. Le aziende si ritroveranno ora ad affrontare nuovamente l’iter perché la politica non è stata in grado di seguire ne l’iter burocratico, ne le aziende.

Nel corso della seduta consiliare è stata approvata una delibera che autorizza il pagamento di un risarcimento per 200 mila euro a favore di un creditore che ne aveva diritto.

Insomma per noi consiglieri di minoranza Monterosso ormai è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

“Ciliegina sulla torta è il clima fatto di provocazioni e mancanze di rispetto  per noi che rappresentiamo 708 Monterossani”, si legge ancora nella nota.

“Proprio per questo motivo noi abbiamo abbandonato l’aula. Noi consiglieri di minoranza non siamo più disposti a sottostare a tutto questo. Ci auguriamo ancora una volta che venga approvato il regolamento sulla diretta streaming, proposta che presenteremo il prossimo consiglio per far si che tutti i cittadini possano rendersi conto del reale stato dell’ente e da chi siamo rappresentati”.

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