Vittoria, il sindaco Aiello ‘accusa’ il senatore Sallemi(FdI) di essersi seduto al suo posto e lo definisce “sfascista”

SFASCISTI

Senatore Sallemi.

Non doveva sedersi al posto dove siede il sindaco, al Consiglio Comunale. Che diritti accampa?

Li’ si poteva sedere solo se vinceva le elezioni. Che ha perso.

Che poi non sarebbe piu’ utile aiutare la Citta’ piuttosto che dedicarsi ad attaccare il sindaco?

Non doveva, dico a lei , prestarsi alla farsa delle interrogazioni potenti e minacciose.

Non mi fanno ne’ caldo ne’ freddo.

Mi ritengo sempre piu’ fortunato del Senatore Mole’ che nel 1921 avete ruzzolato per le scale del Municipio.

Voi gli sfascisti di sempre!

Quando abbiamo letto questo post pubblicato sul profilo del primo cittadino di Vittoria Francesco Aiello, stentavamo a credere fosse vero. Perché ci risulta che, quella fosse una seduta a cui si riferisce, fosse una seduta aperta in cui si parlava di argomenti seri come quello della sanità pubblica, a cui hanno partecipato anche tutti o quasi i deputati regionali iblei, e a cui fra l’altro, forse, il sindaco Francesco Aiello, visto che si teneva a casa sua, avrebbe dovuto partecipare e questo avrebbe evitato che il suo posto fosse occupato da qualcun altro.

Ma chi è questo qualcun altro? Stiamo parlando di un Senatore della Repubblica, Salvo Sallemi, che, in mancanza del Sindaco, ha tutto il diritto ( piaccia o non piaccia) di occuparel posto, dal momento che al momento ne occupa uno molto più importante, senza nulla togliere al ruolo di primo cittadino, che fra l’altro come giustamente ha ricordato Francesco Aiello, gli è stato affidato dagli elettori visto che nella competizione con Sallemi ha ottenuto più voti.

Ma pensavamo che questo fosse un passaggio ormai assodato e, che il sindaco di una città come Vittoria, dovesse volare alto, e occuparsi dei numerosi problemi che insistono nel suo territorio, soprattutto quello della criminalità, dando il buon esempio. Perché alimentare odio e acredine non fa altro che accrescere nei cittadini questo senso di violenza che invece deve essere combattuto proprio dalle istituzioni. Poi l’uso di certi appellativi come quello usato da Aiello, “sfascisti” in un momento storico così delicato, in cui per risolvere alcune gravi situazioni, come quelle della sanità, non servono le contrapposizioni politiche ma serve unirsi ed insieme cercare di trovare le soluzioni per il bene dei cittadini.

Il sindaco Francesco Aiello però continua a fare politica alimentando lo scontro. Ben vengano le critiche dell’opposizione che consentono un dibattitto democratico, l’opposizione deve fare il suo lavoro così come l’amministrazione deve occuparsi della città e rispondere alle critiche con i fatti.

Forse il sindaco di Vittoria, avrebbe preferito essere sindaco in un Comune dove l’opposizione non esiste e decide tutto la maggioranza, ma queste fortune capitano solo a pochi, e , com’è giusto che sia, deve fare i conti con chi non la pensa allo stesso modo, è il bello della democrazia!

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