Modica: consiglio comunale rinviato con procedura ‘anomala’. La dura reazione dell’opposizione
Quello che è accaduto ieri ,o forse sarebbe meglio dire quello che non è accaduto ieri, al consiglio comunale di Modica, visto che nei fatti la seduta è stata rinviata con una procedura del tutto anomala, non è passato inosservato.
Già ieri sera, il Partito Democratico, si era espresso sulla questione dichiarando a caldo le sue considerazioni su quanto accaduto.
Considerazioni che, hanno dato vita ad un comunicato, dai toni piuttosto accesi, in cui esprime la propria indignazione per i comportamenti definiti “arroganti” sia della Sindaca che dei consiglieri di maggioranza.
“Ieri sera, dimostrando scarsissimo senso di responsabilità e disprezzo del ruolo istituzionale, i consiglieri comunali di maggioranza, rappresentati in aula dai capigruppo e manovrati dall’onorevole Abbate, hanno perpetrato un danno a tutta la comunità modicana omettendo ancora una volta di approvare il rendiconto del 2021”
Poi rispetto al modo in cui è stato rinviato il consiglio il Pd annuncia che si rivolgerà alle autorità competenti “Il consiglio comunale è stato rinviato immotivatamente, con un espediente infantile e pretestuoso, avallato da un parere illegale del segretario comunale. Un abuso, un atto di tracotanza e di palese illegalità, che sarà segnalato alle autorità competenti”
Sulle modalità di rinvio del Consiglio Comunale interviene un ex consigliere Vito D’Antona che certamente conosce, vista le sua ventennale esperienza in consiglio comunale, le procedure meglio di chiunque altro. “Con una procedura anomala e senza neppure svolgere l’appello, il Consiglio Comunale, fissato per ore 18,00 di oggi e con all’ordine del giorno il Rendiconto dell’anno 2021, viene clamorosamente rinviato. Un fatto-sottolinea D’Antona- politicamente ed amministrativamente gravissimo, se si pensa che il rendiconto andava approvato entro il 30 aprile 2022; invece è stato adottato, in veste di Giunta Comunale, dal Commissario straordinario il 17 aprile 2023 ed il 9 maggio 2023 ha ricevuto, per la prima volta in assoluto, il parere contrario del Collegio dei Revisori dei Conti.”
Poi D’Antona fa una breve ma chiara cronistoria di ciò che è accaduto fino ad oggi: “Dopo avere fatto trascorrere inutilmente cinque mesi, il 12 ottobre 2023, l’Amministrazione Monisteri approva una delibera con la quale, dopo avere preso atto del parere negativo dei Revisori, cerca di controdedurre alle criticità sollevate dal Collegio e conferma lo schema di rendiconto col parere negativo, trasmettendolo al Consiglio.
Oggi– prosegue D’Antona- il clamoroso rinvio dell’argomento senza alcuna apparente e plausibile motivazione, mentre il quadro finanziario del Comune si fa sempre più grave e pericoloso, atteso che il Comune da ottobre si trova doppiamente commissariato dalla Regione Siciliana per non avere approvato nei termini di legge il rendiconto dell’anno 2022 e il bilancio di previsione del triennio 2023/2025. Quanto avvenuto ieri in consiglio conferma ancora una volta la sottovalutazione da parte di questa Amministrazione sin dal suo insediamento della questione finanziaria”
D’Antona, conclude, rivolgendosi a chi si è assunto la responsabilità di non tenere il Consiglio: “deve sapere che la puntualità e il rispetto dei termini di legge per l’approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti sono stati sempre elementi valutati dalla Corte dei Conti in sede di verifica del piano di riequilibrio; scriveva la Corte dei Conti che il mancato rispetto dei termini: “ ..può rappresentare un elemento di valutazione per il successivo giudizio sul piano ..”(delibera n. 311 del 7 ottobre 2015).
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