Dal 23 gennaio al via le iscrizioni per il nuovo liceo varato dal governo Meloni, quello del Made in Italy, una curvatura importante per l’istruzione italiana chiamata ancora una volta a mettersi in gioco.

La scorsa puntata dedicata al mondo scuola ha acceso i fari sul piano di sperimentazione della filiera tecnologico-professionale, oggi è il turno del nuovo liceo del Made in Italy di cui si è tanto parlato in questi mesi e che finalmente si prepara ad arrivare ai nastri di partenza.

Un nuovo modo di fare liceo in cui sarà possibile approfondire economia e diritto, con attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali e all’analisi degli scenari storici, geografici, artistici e culturali.

Quanti sono i licei in Italia?

La tradizionale liceale in Italia è molto antica, i licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore. Fornendo a ogni studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà.

Agli indirizzi oramai rodati, ma innovativi nella tradizione, liceo classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane, artistico e musicale si sono aggiunte diverse curvature o indirizzi. Si tratta del liceo scientifico opzione scienze applicate, scientifico sportivo e scienze umane opzione economico sociale.

Il nuovo liceo del Made in Italy

Il nuovo liceo si inserisce all’interno dell’indirizzo scienze umane – economico sociale, e consentirò di approfondire lo studio dell’economia e del diritto. In questa nuova scuola non si dimenticherà l’attenzione al mondo delle scienze matematiche, fisiche e naturali. Si analizzeranno gli scenari storici, geografici, artistici e culturali base del sistema produttivo italiano.

Inoltre il nuovo indirizzo permetter di studiare l’evoluzione storica e industriale dei settori produttivi del made in Italy, oltre all’acquisizione di competenze e conoscenze relative alle imprese, al mercato e all’economia che ruota intorno al made in Italy.

Su 120 realtà che avvieranno questo nuovo percorso, in Sicilia saranno 17 di cui una scuola sarà in provincia di Ragusa.

L’unica realtà iblea

All’Istituto di Istruzione Superiore “G.B. Vico – Umberto I – R. Gagliardi” nascerà per il prossimo anno scolastico 2024/2025 il nuovo liceo del Made in Italy con l’avvio delle prime classi.

Il nuovo liceo è una sperimentazione, a cui ovviamente ogni scuola poteva decidere se aderire o meno. Dando uno sguardo alla realtà scolastiche provinciali il nuovo indirizzo poteva nascere in altre due realtà almeno al Verga di Modica e al Mazzini di Vittoria.

Come funzioneranno

I percorsi sono stati autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e del merito, ma l’effettiva autorizzazione a partire dipenderà dal numero degli alunni iscritti.

L’avvio del nuovo liceo non è certo facile, infatti, quello del Made in Italy rappresenta una specializzazione connessa all’indirizzo economico sociale, che è anche il prerequisito per le scuole al fine di aderire a questo progetto.

Questo nuovo liceo nasce anche tra alcune diffidenze da parte delle istituzioni scolastiche che hanno avuto poco tempo per rimodulare gli indirizzi.

A chi si rivolge questo nuovo indirizzo

Il nuovo percorso si rivolge a quanti sono interessati a conoscere l’origine e le caratteristiche delle eccellenze italiane.

A quanti voglio conoscere e sperimentare la creatività e l’imprenditorialità del Made in Italy. Il nuovo liceo è indicato per chi vuole possedere una cultura completa, che si basi su discipline umanistiche ma che abbia anche un’attenzione al mondo delle imprese.

Cosa si studia in questo liceo?

Il nuovo liceo si avvierà con le classi prime e quindi sarà una scoperta continua in questi 5 anni.

Il Ministero per adesso ha definito il quadro orario e le materie del primo biennio; successivamente saranno pensati e modulati quelli relativi al secondo biennio e al quinto anno.

Nel primo biennio in ogni annualità (I classe e II classe) sono previste 891 ore: 132 ore di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera 1 (inglese), 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2 (sicuramente francese), 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte e 33 di religione cattolica o attività alternative.

Le iscrizioni sono aperte già dal 23 gennaio sempre sulla piattaforma ministeriale UNICA.