L’assessore allo sport del Comune di Scicli dopo i fatti accaduti domenica a seguito della partita Scicli-Pro Ragusa che hanno costretto il Giudice Sportivo ad intervenire squalificando il campo e multando la società decide di auto sospendersi dalla carica.

Lo fa in una lunga nota in cui però non si scusa con la città ma continua a prendersela con “l’eco meditaica” che ha avuto la vicenda.

L’assessore, che continua a proclamarsi “innocente”, si sente quindi sotto attacco e dichiara “Invece di tenere conto delle mie pubbliche affermazioni, peraltro facilmente confutabili attraverso coloro i quali erano presenti all’accaduto, si continua deliberatamente a sostenere il mio coinvolgimento, intorpidendo le acque ed ingarbugliando la vicenda” Secondo l’assessore “Lo scopo, è fin troppo evidente ed è quello politico di mettere in difficoltà il primo cittadino e l’intera amministrazione comunale”

Il problema vero è che non ci sono dichiarazioni a favore dell’assessore. Nessuno di coloro i quali erano presenti all’accaduto ha, almeno pubblicamente, difeso l’assessore. I tifosi hanno preso le distanze e anche la società in una nota a firma del Presidente Angelo Maria Massari porge le scuse alla terna arbitrale e alla fine dichiara “stiamo cercando di reperire notizie più precise sui fatti accaduti domenica allo Scapellato ed individuare i veri responsabili garantendo da subito la massima collaborazione e disponibilità” ma non si fa nessun riferimento all’Assessore ne per incolparlo ne per discolparlo.

Ci chiediamo allora di chi è la responsabilità? L’assessore si dice estraneo ai fatti, la società idem, i tifosi pure ma il giudice sportivo lo ha detto chiaramente “Per grave contegno irriguardoso, da parte di soggetto riconducibile alla Società, nei confronti dei componenti la terna arbitrale”

Il soggetto è riconducibile alla società non ci sono dubbi e allora com’è possibile che si deve ancora cercare il responsabile? La città ha il diritto di sapere la verità ma non per la ‘gogna mediatica’ ma per comprendere bene di chi si può fidare.

Perché se l’assessore è davvero innocente, come sostiene, a rispondere delle gravi accuse sarà il Partito Democratico ma, se così non fosse, allora, l’assessore dopo la decisione di auto sospendersi dovrà decidere di dimettersi se è vero, come scrive nel comunicato, di avere “molto rispetto delle istituzioni e segnatamente della istituzione “Comune di Scicli” che da qualche mese a questa parte ho l’onore di servire in qualità di assessore”

In tutto questo ci saremmo aspettati una dichiarazione del sindaco Marino, anche se a volte il silenzio è la migliore risposta.