Il Movimento difesa del Cittadino con “All In Ludopatia” spiega ai giovani di Modica come prevenire il fenomeno
A Modica in questo fine settimana sono stati organizzati due incontri sul tema del gioco d’azzardo che diventa malattia inseriti nel “Progetto All In Ludopatia” portato avanti dal Movimento difesa del Cittadino Siciliain collaborazione con il Codacons, Sos Impresa, Rete per la Legalità, Progeu. I due momenti di confronto si sono tenuti ieri pomeriggio all’Ente Liceo Convitto e stamattina al Liceo Classico Galilei Campailla di Modica.
L’obiettivo degli incontri è stato quello di poter confrontarsi con esperti del settore per conoscere da vicino le problematiche che si nascondono dietro al fenomeno, le conseguenze che da esso derivano come l’indebitamento ,ma soprattutto cercare di spiegare, anche ai più giovani, come evitare di cadere in questa trappola infernale.
“Nella maggior parte dei casi-spiega la dott.ssa Enrichetta Guerrieri Presidente del Mdc Sicilia- ci si avvicina al gioco per la semplice voglia di giocare, poi però si comincia a giocare ogni giorno fino a quando non se ne può più fare a meno e si diventa giocatori patologici. Il problema è che nel frattempo ci vanno di mezzo gli affetti, la famiglia e i figli. A giocare– sottolinea la Presidente- sono soprattutto gli uomini, con una differenza di quasi il doppio delle donne. Inoltre, queste ultime riescono a chiedere aiuto molto più facilmente, gli uomini invece non ci riescono vanno avanti, si indebitano e ci sono casi di persone che hanno perso davvero tutto”
Sul tema dell’indebitamento è intervenuta l’avvocata Filippa Tirrito. “Quello che accade ai soggetti ludopatici- spiega la rappresentante del MDC di Enna- è quello di chiedere un primo prestito per fare fronte ai debiti iniziali dovuti dal gioco per continuare poi in questo circolo vizioso di prestiti continui. Nel 2012 nasce la legge 3 chiamata “salva suicidi” proprio perché la gente stremata da tutti questi debiti alla fine si uccideva. La legge prevede delle situazioni come il piano del consumatore o l’accordo con il debitore che permettono ai soggetti di liberarsi dai debiti quindi ricominciare a vivere una nuova vita”
Ma il problema della ludopatia oggi più che mai riguarda anche i giovani. È emerso infatti che soprattutto durante il lockdown è cambiato l’approccio al modo di giocare. “Oggi predominano i giochi online– spiega la dottoressa Enrichetta Guerrieri-che si fanno all’interno della propria stanza e che per questo sono ancora più pericolosi. Una cosa è certa è importante il buon esempio. Si calcola infatti che una grande parte dei giovani diventa giocatore ludopatico perché ha i genitori che sono giocatori compulsivi”
Al termine dell’incontro di questa mattina gli studenti, che hanno seguito con interesse le relazioni degli esperti, hanno improvvisato un flash mob nella palestra della scuola indossando le magliette del Movimento difesa del cittadino con il logo del progetto “All In Ludopatia”
Le interviste nel video qui sotto.
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