A Scicli il sindaco Mario Marino, come abbiamo già scritto oggi, ha sciolto i nodi e ha nominato il nuovo assessore. Ma quali sono i rivolti politici di questa scelta?

Il nuovo assessore come sappiamo è Valeria Timperanza, che aveva già ricoperto questo ruolo nella Giunta Susino. Era il 2013 e aveva appena 30 anni e militava nell’MPA.

Dopo quella esperienza, in realtà pare si fosse allontanata dalla politica, almeno non si era più impegnata in prima persona, per questo il  suo nome è stata una sorpresa anche se è comunque nota in città per il suo ruolo all’interno della Confcommercio.

La Timperanza, come sappiamo, va a sostituire l’ex assessore Peppe Puglisi dopo la vicenda legata all’aggressione ( mai provata) avvenuta  durante una partita dello Scicli, sulla quale ci sono indagini in corso per capire il coinvolgimento proprio dell’ex amministratore.

Ma questa sostituzione, per restare in tema, in realtà, pare sia stata sponsorizzata proprio da Peppe Puglisi legato da una grande amicizia alla Timperanza. La sua scelta, quindi, sarebbe solo una scelta di facciata necessaria per coprire un vuoto che bisognava colmare senza però stravolgere le dinamiche della maggioranza.

Per questo motivo sembra che la Timperanza sia entrata a far parte, qualche giorno fa, del gruppo Libertà Popolare, il gruppo di cui è coordinatore Puglisi, dal quale il primo cittadino aveva garantito sarebbe stato scelto il nome del nuovo assessore.

In realtà nel gruppo c’era già un nome che sarebbe calzato a pennello per ricoprire la carica, si tratta di Andrea Di Benedetto, che aveva tutte le carte in regola per diventare assessore, e non solo adesso ma già all’inizio della sindacatura Marino. Di Benedetto infatti aveva dalla sua parte i numeri, essendo il consigliere più votato della lista (quindi anche di Puglisi) ma non solo, anche il secondo di tutto il consiglio (il primo è stato Giannone che guarda caso è assessore mentre Di Benedetto si è dovuto accontentare della carica di Vice Presidente del Consiglio), perchè ha dovuto sottostare alla decisione di Puglisi che, a quanto pare, ci teneva proprio a fare l’assessore. Adesso però è stato Di Benedetto a dire no e da qui la decisione di fuoriuscire dal gruppo per dichiararsi indipendente.

E se Di Benedetto non ha accettato di farsi “guidare”, diciamo così, da Puglisi, questo quanto pare ha trovato il modo di continuare a muovere le fila.

Infatti la Timperanza gestirà le stesse deleghe del suo predecessore ovvero quella allo Sport, al decentramento, alle borgate, alle politiche giovanili e alla mobilità sostenibile, ai rapporti con il Consiglio comunale e in più avrà anche le Politiche per l’immigrazione, la Cultura e i Beni culturali. E non si può neanche dire che questa scelta sia dovuta alla sua passata esperienza perché con la giunta Susino aveva ricoperto le deleghe alle politiche sociali e alla famiglia.

E a proposito di deleghe il sindaco Marino ha ben pensato di effettuare anche un mini rimpasto delle deleghe, rimodulando solo quelle dell’assessore Gianni Falla, che mantiene Centri di incontro, spettacoli, folclore e tradizioni, Pari opportunità, ma assume anche il Turismo e la Promozione del territorio.

L’opposizione, tra le righe, rimprovera il sindaco Marino di continuare a dare conto a quella che definiscono una “lista vuota” considerando che ha perso Di Benedetto, che era il primo degli eletti, e che adesso può contare solo su Puglisi, rimasto unico consigliere, visto che il resto dei candidati ha racimolato pochissimi voti.

Insomma, anche questa volta sembra che il sindaco abbia perso l’occasione per una svolta e un rilancio della sua Giunta ma il tempo stringe ed essendo a metà del suo mandato le prospettive non sembrano delle migliori.