È modicano il presidente del consiglio comunale di Genova si chiama Carmelo Cassibba e passerà alla storia per aver presentato una delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale che oggi fa si che Genova sia diventata “Città dell’Inno Nazionale”.

Ne abbiamo parlato con il diretto interessato che contatto telefonicamente ha espresso tutto il suo affetto nei confronti di Modica dove ha vissuto fino all’età di 8 anni e a cui lo legano dolci ricordi visto che da parte di papà è legato alla famiglia Cassibba che opera nel settore dolciario e da parte di mamma è imparentato con Michele Pulino pasticcere di Modica Alta.

“Tutta la mia famiglia vive ancora a Modica, eccetto mia mamma e mia sorella. L’ultima volta che sono venuto è stato circa un anno e mezzo fa ma spero di tornare presto e festeggiare questo importante traguardo con un bel cannolo siciliano”

Carmelo è una persona molto disponibile e gentile e tende a minimizzare l’importanza di quello che ha fatto per Genova: “Non so se come dice lei passerò alla storia, non cerco le luci della ribalta ma desidero essere ricordato per aver fatto bene il mio lavoro. Essere presidente del consiglio della sesta città d’Italia è un grande onore ma anche una grande responsabilità quindi spero di essere ricordato come un buon presidente del consiglio non solo per questo ma anche per altri importanti atti fondamentali per Genova”

Carmelo Cassibba è presidente del Consiglio Comunale di Genova dal luglio del 2022. “Genova– dichiara il Presidente- ha avuto un ruolo fondamentale durante il Risorgimento, contribuendo fortemente al processo di indipendenza che ha poi portato all’Unità d’Italia. Anche il Quirinale, sul proprio sito ufficiale, ringrazia la città per il contributo dato dall’Inno Nazionale con Goffredo Mameli, che lo ha scritto e Michele Novaro, che lo ha musicato. Ricordiamo infatti che fu proprio a Genova il 10 dicembre del 1847 che il Canto degli Italiani venne eseguito per la prima volta e non vi nascondo l’emozione quando martedì in Consiglio Comunale la Filarmonica Sestrese, la prima ad aver suonato l’Inno, lo ha interpretato davanti agli studenti di alcune scuole della città. Vedere questi ‘nuovi italiani’ insieme cantare l’Inno, mi ha fatto pensare a quando anche io arrivai a Genova da Modica, a quel tempo eravamo noi gli immigrati. Per questo oggi per me portare in aula questa delibera è stato anche un modo per sdebitarmi, verso una città che mi ha accolto tanti anni fa e mi ha dato tanto”

Cassibba sottolinea che l’Inno oggi più che mai ha un ruolo importante per far sì che “tutti possiamo sentirci italiani” ed è insieme alla bandiera e al Presidente della Repubblica, il simbolo del nostro Paese. Il Presidente del consiglio comunale di Genova ci tiene a precisare, inoltre, che non si sono autoproclamati “Città dell’Inno Nazionale” ma che è stato seguito un iter ben preciso autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha riconosciuto che c’era il fondamento per ottenere questo titolo.

In questo periodo fra l’altro ci siamo appassionati alla storia dell’Inno grazie anche alla fiction televisiva dedicata alla storia del giovane Goffredo Mameli anche se il Presidente Cassibba ci assicura che l’iter era già stato avviato riconoscendo comunque l’importanza anche del cinema per far conoscere la storia del nostro Paese.

Adesso manca un ultimo passaggio, anche se è solo una formalità, ed è quello di modificare lo statuto comunale cosa che il Presidente si ripromette di fare in tempi celeri con la condivisione di tutto il consiglio.

Ribadiamo il nostro orgoglio di modicani per un concittadino che con il suo impegno porta alto il nome di Modica e aspettiamo presto il suo ritorno in città.