Modica, riqualificazione Sagrato Madonna delle Grazie, parla l’architetto Cannata: “Ci sono aspetti positivi”

Da qualche settimana a Modica c’è una polemica che riguarda la riqualificazione del Sagrato del Santuario della Madonna delle Grazie e dell’area antistante il Palazzo dei Mercedari.

Moltissimi cittadini, con in testa il parroco Don Stefano Modica, hanno fortemente criticato la decisione di eliminare i parcheggi rendendo così poco fruibile la Chiesa, soprattutto per anziani e disabili, e infatti, proprio per questo motivo, da qualche tempo viene scelta sempre meno per matrimoni o funerali.

È sorto anche un comitato per cercare di trovare una soluzione al problema. Intanto in queste ora sulla questione è intervenuto il progettista dell’opera l’architetto Mark Cannata.

Facciamo un passo indietro spiegando come detto che i lavori di riqualificazione del Sagrato del Santuario della Madonna delle Grazie hanno suscitato tante polemiche e sono stati sospesi per una variante progettuale che è stata pensata proprio per cercare di risolvere il problema più grave quello della mancanza di parcheggi. Da Palazzo San Domenico è arrivata la rassicurazione che i lavori dovrebbero essere ultimati prima di Pasqua per permettere lo svolgimento delle tradizionali celebrazioni.

Ma su questo aveva sollevato parecchi dubbi lo stesso Don Stefano che aveva fortemente accusato l’amministrazione di non aver mantenuto le promesse “Ci avevano garantito che avrebbero creato dei parcheggi nella zona successiva a Palazzo dei Mercedari. Si parlava di circa 70 stalli. Cosa che ad oggi non è stata fatta. Non solo adesso siamo anche preoccupati perché si pensa addirittura di trasformare la zona, in zona a traffico limitato solo per i residenti”. Ci chiediamo come mai Don Stefano non abbia controllato lo svolgimento dei lavori e abbia deciso di intervenire solo quando la situazione si è mostrata irreparabile. Avremmo voluto chiederglielo personalmente ma più volte contatto non ha risposto alle nostre sollecitazioni.

Come anticipato, intanto in queste ora sulla questione è intervenuto il progettista dell’opera l’architetto Mark Cannata per fare alcune precisazioni e spiegare il senso del progetto: “Da progettista dell’opera mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni e ribattere ad una certa disinformazione e francamente anche a commenti sopra le righe che intaccano la professionalità mia e di coloro che hanno contribuito al progetto. In primo luogo– sottolinea l’architetto Cannata- è necessario rispondere con fatti a coloro che ci hanno accusato ingiustamente e assurdamente di non aver tenuto conto delle necessità delle persone con disabilità, persone anziane o con difficoltà motorie. In progetto– spiega il progettista- è previsto un drop-off per persone con problemi di deambulazione davanti la chiesa, sono previsti parcheggi per persone con disabilità accanto alla chiesa e davanti il Palazzo dei Mercedari, è previsto un parcheggio drop-off e dedicato per matrimoni, funerali ecc. Rimangono ancora parcheggi di fronte al Palazzo dei Mercedari, in progetto è stato anche previsto il passaggio della navetta tra il parcheggio Baricentro e Viale Medaglie d’Oro, permettendo a tutti di raggiungere chiesa e Museo senza necessità di usare l’automobile

L’architetto Cannata aggiunge inoltre che tra la Chiesa e i parcheggi di Viale Medaglie d’Oro per coloro che non hanno problemi di deambulazione ci vogliono meno di 5 minuti. Ma aggiungiamo noi in questo l’architetto Cannata dimostra di conoscere poco i modicani.

Dopo aver fatto questa premessa Mark Cannata tende a precisare che “nello stato antecedente al progetto il Sagrato del Santuario della Madonna delle Grazie era tutto tranne che uno spazio vivibile. In balia della giungla delle auto parcheggiate illegalmente (gli stalli autorizzati erano tra l’altro solamente 25), delle pozzanghere, dello smog e del traffico era impossibile, ad esempio, fermarsi ad ammirare la chiesa, o sedersi su una panchina per fare due chiacchiere, magari in angolo di verde, o semplicemente passeggiare. In altre parole, è stato per troppo a lungo uno spazio di fatti vietato. Vietato a tutti: ai residenti, ai cittadini, ai fedeli, ai visitatori” 

L’architetto Cannata poi invita a guardare il progetto all’interno di una visione più ampia “della trasformazione naturale e necessaria del centro storico di Modica, in cui la richiesta pressante della cittadinanza per la creazione di spazi sociali di aggregazione, di verde fruibile ed infrastrutturale, di valorizzazione dei monumenti si deve combinare con la riqualificazione dei quartieri storici sempre più depopolati, la gestione della mobilità nonché il miglioramento della resilienza della città agli eventi atmosferici estremi sempre più frequenti”

Per finire il progettista fa un’ultima considerazione relativa al verde ed il suo rapporto con il contesto storico e paesaggistico del Santuario della Madonna delle Grazie. “La tradizione del ritrovamento dell’effigie della Madonna con  bambino all’interno di un cespuglio nel pendio di Monserrato, per quanto leggenda, ha un parallelo importante con la posizione della costruzione della Chiesa delle Madonna delle Grazie immersa tra la natura della collina e gli alberi ad alto fusto del fondovalle. Questo si evince chiaramente sia dall’affresco di S.Liborio di Raimondo Zaccaria in San Pietro – della seconda metà XVIII secolo che dai disegni di John Joshua Proby del 1847. Il progetto paesaggistico si ispira a questo contesto storico-naturalistico, utilizzando essenze arboree presenti nelle nostre Cave per i giardini della pioggia e alberelli a basso fusto a lato della chiesa, il tutto nella migliore tradizione di composizione tra architettura e natura presenti nella nostra città come ad esempio già avviene ad esempio per San Giorgio o per San Giovanni. Auspichiamo quindi che realizzare un’area pubblica oggettivamente più vivibile a beneficio in primis degli abitanti del quartiere, ma anche dei fedeli e dei visitatori, possa essere veramente un catalizzatore per la rigenerazione inclusiva dell’intero quartiere e un riuso sociale e culturale dei nostri quartieri storici sempre più depopolati.

Non mettiamo in dubbio la bontà del progetto dell’architetto Cannata di cui consociamo e apprezziamo le qualità professionali, il problema però rimane e come dice bene va calato in una visione complessiva della città e del centro storico che in questo momento non esiste.

Per questo motivo la realizzazione della piazza con la conseguente eliminazione dei parcheggi crea dei problemi e non dei vantaggi. Si parla di bus navetta, di parcheggi in Viale Medaglie D’Oro ma in una prospettiva futuristica che oggi si distacca dalla realtà di una città che soffre il problema dei parcheggi.

Riteniamo che la strategia di far spiegare all’architetto il senso del progetto non sia affatto corretta, perché l’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità che sono quelle di avere realizzato un progetto bellissimo in un contesto che però non era ancora pronto ad accogliere questa trasformazione. Amministrare la città significa anche conoscere le sue criticità e valorizzarle non enfatizzarle.

Forse bisognerebbe ammettere soltanto di aver sbagliato e cercare di risolvere la situazione nel migliore dei modi.

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