Com’era prevedibile il Comune di Modica in piena difficoltà finanziaria ha deciso di passare all’attacco e di far pagare i cittadini. Questo è l’unico modo che ha per incassare qualche spicciolo e andare avanti.

Cosa che negli anni passati non è stato mai fatto perché fare pagare le tasse significava intaccare il proprio consenso elettorale. Adesso però la patata bollente passa al sindaco Maria Monisteri che dovrà far riscuotere delle somme importanti visto che dall’attività di accertamento svolta dagli uffici di competenza è emerso che il Comune di Modica vanta dei crediti importanti da riscuotere sia per la TASI che per l’IMU.

In particolare per la TASI è stato accertato un credito di 229.733,44 € (servizi indivisibili del Comune: tutti quei servizi erogati dal Comune e utilizzati in generale da tutti i cittadini per i quali non è possibile individuare una utenza specifica come ad esempio l’illuminazione pubblica, manutenzione stradale e del verde pubblico, protezione civile, vigilanza urbana, anagrafe, ecc…)  per l’anno 2018 rispetto a 1.100 posizioni e che rispetto a queste provvederà ad inviare avvisi di accertamento esecutivo.

Lo stesso per quanto riguarda l’IMU (possesso degli immobili) rispetto a questa il Comune vanta invece un credito di 1.182.885,45 sempre per l’anno 2018 rispetto a 1.508 posizioni.

Fra l’altro, ricordiamo che nel 2020 la TASI è stata abolita ed è confluita nell’IMU. Insomma, presto i modicani dovranno mettere le mani in tasca e cominciare a pagare com’è giusto che sia, per carità, solo che sarebbe stato corretto farlo a tempo debito, senza fare accumulare il credito. E sarebbe stato corretto sia per chi doveva pagare sia per chi doveva riscuotere.