Mons. Salvatore da un anno con il popolo e per il popolo della Diocesi di Noto
Oggi 18 marzo 2024 ricorre il primo anniversario dell’Ordinazione Episcopale di Mons. Salvatore Rumeo e contemporaneamente del suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Noto.
Mons. Salvatore Rumeo è stato nominato vescovo della cattedra netina il 22 dicembre 2022 da Papa Francesco, per poi ricevere la sacra ordinazione il 18 marzo 2023 divenendo il XII vescovo della Diocesi di Noto, che si appresta a vivere il suo 180° anniversario di fondazione.
Ad un anno dall’inizio del ministero episcopale, mons. Salvatore Rumeo ha realizzato un bilancio di questo periodo inteso, come lui stesso ha definito in un’intervista realizzata dall’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi.
“Un anno intenso vissuto nella grazia del Signore e in compagnia nello spirito della condivisione, che ha animato la vita del nostro popolo e continua ad animare la vita delle comunità. Tutto in sintonia e in cammino con il presbiterio” ha detto all’inizio mons. Salvatore Rumeo.
Mons. Salvatore Rumeo, 58 anni il prossimo mese di maggio, è il XII vescovo della Diocesi di Noto e più volte è rimasto ammirato della bellezza di questa Chiesa. “La Chiesa di Noto ha scritto delle pagine di storia davvero intensa, pagine di vita sociale di vita culturale, pagine che hanno segnato anche i cuori di tanti fedeli” ha commentato nell’intervista.
Nel corso dell’intervista ha ricordato diversi appuntamenti vissuti in quest’anno da pastore le diverse visite nelle parrocchie, gli incontri diocesani, la GMG vissuta a Lisbona con un gruppo di giovani della Diocesi e poi si è soffermato sul cammino futuro.
“Siamo alle porte del 180mo ricordiamo la fondazione della nostra Diocesi, anche se il cristianesimo qui ha origini apostoliche, visto che l’Apostolo Paolo ha annunciato il Vangelo di Gesù. Vivremo momenti di grazia come la stagione del giubileo, la chiusura del sinodo perché ci sono delle attese e noi dobbiamo cogliere le indicazioni che serviranno per tracciare le linee della nostra vita pastorale, ringrazio il Signore per quello che mi ha concesso e ci concederà come Chiesa” ha aggiunto mons. Salvatore Rumeo.
Ad ottobre 2023 dopo le prime nomine pastorali Mons. Salvatore Rumeo ha consegnato alla Chiesa di Noto i primi orientamenti pastorali con la lettera pastorale “Giardino di Misericordia”, un testo che esortava presbiteri, religiosi e laici a vivere un stile ecclesiale improntato alla prossimità, alla vicinanza, all’ascolto e all’empatia.
In merito a questo testo, bussola per la vita ordinaria della Diocesi, il Vescovo Salvatore Rumeo ha ricordato: “non si può non partire dalla Misericordia, così come ci insegna il Vangelo e ci ripete Papa Francesco con il suo magistero. Noi dobbiamo entrare nella carne ferita di Cristo e scorgere i bisogni degli altri, così come Cristo è prossimità, vicinanza, tenerezza e la Chiesa non può essere diversa da Cristo. Dobbiamo camminare seguendo l’esempio del buon pastore, che si prende cura e continua a prendersi cura”.
Il dodicesimo vescovo di Noto fin da subito si è buttato nella mischia, in mezzo alla gente si è sporcato le mani. Un vescovo che ha voluto mettere al cento le persone a partire dai sacerdoti fino ai più piccoli. La sintesi del suo primo anno da pastore di Noto sicuramente sta nella parola ascolto.
Un ascolto attento del territorio e di quanto giorno dopo giorno lo vivono. Il Vescovo ha rimodulato tante attività della Diocesi, certamente tante sorprese arriveranno e chiede a ciascuno di dare il proprio contributo.
Nella lettera pastorale a corredo delle nomine di settembre 2023 sollecita tutti alla collaborazione fraterna per rimodulare la pastorale attraverso un progetto organico.
Lo stile di Mons. Salvatore Rumeo fin dal primo giorno è stato quello della collaborazione, della fraternità e della condivisione, perché la Chiesa non è di un singolo, di un solo sacerdote, ma di persone.