Modica, Madonna Vasa Vasa: le colombe a mezzogiorno non devono volare

Torna puntuale la polemica delle colombe. L’Oipa chiede al sindaco di non farle volare

“Vola colomba bianca vola, diglielo tu che tornerò” mai parole furono più adatte di quelle utilizzate da Nilla Pizzi nella sua famosa canzone.

Torna, infatti, a distanza di un anno la polemica della presenza delle colombe durante la tradizionale festa della Madonna Vasa Vasa nella domenica di Pasqua.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede al Comune di Modica e al parroco della chiesa di Santa Maria di Betlem, Don Antonio Maria Forgione, che quest’anno non si liberino le tradizionali colombe bianche con nastri legati alle zampe e lo fa con una richiesta formale inviata al sindaco di Modica Maria Monisteri. Il primo cittadino ha risposto non escludendo l’uso delle colombe ma garantendo che “l’evento si svolgerà nel rispetto dello loro tutela e salvaguardia”

I nastri legati alle zampe- afferma Riccardo Zingaro, delegato dell’Oipa di Ragusa e provincia- mettono a repentaglio la vita delle colombe che volano appesantite e finiscono per impigliarsi, o vagano per il paese, spaventate e frastornate” come si nota dalle foto scattate proprio l’anno scorso dopo la festa. “Sono colombe allevate in cattività- prosegue Zingaro- che spesso abbiamo dovuto soccorrere: sì alle tradizioni, ma nel rispetto degli animali. Chi sostiene che le colombe, di proprietà di un’allevatrice, non subiscono alcun maltrattamento e che dopo la festa tornano alla colombaia, si sbaglia purtroppo

Anche l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale di Oipa Italia, ha inviato un’istanza formale al sindaco Maria Monisteri affinché si eviti il lancio delle colombe. La legale valuterà anche se mettere in campo ulteriori azioni poiché anche le manifestazioni tradizionali religiose non possono contrastare con il benessere psicofisico degli animali, tutelati anche dall’articolo 9 della Costituzione.

A nulla sono valse, negli anni scorsi, le proteste degli amanti degli animali che, insieme all’Oipa, lo scorso anno firmavano una lettera aperta che così terminava: “Vorrei che a Modica, per quest’anno e per tutti quelli a venire, avessimo pietà di quelle colombe, rispettassimo le loro vite di esseri senzienti, risparmiassimo loro la sofferenza gratuita di una lenta agonia e, quanto meno, ne avessimo compassione per il valore del simbolo che nell’intero mondo che si dice cristiano esse rappresentano”.

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