Onore agli onorevoli, ma la stabilizzazione degli ausiliari non basta all’Asp di Ragusa

Le notizie sulla stabilizzazione degli ausiliari precari dell’Asp annunciata qualche giorno fa lasciano ancora molte criticità da non sottovalutare e a farsene portavoce è la CGIL di Ragusa.

Sembrerebbe giungere a conclusione la vicenda degli Ausiliari precari assunti nel periodo COVID con la stabilizzazione che deve essere ancora ratificata ufficialmente dalle Organizzazioni Sindacali e dalla Direzione Strategica dell’ASP convocata per domani, lunedì 29 aprile.

La CGIL condivide le dichiarazioni della CISL FP, quando rivendica per tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie di contratto un ruolo attivo e pure se grande è la soddisfazione nel vedere accolte le giuste aspettative di un gruppo di lavoratori, si dice preoccupata invece per le voci circa la stabilizzazione part time, cioè a 18 ore per tutti gli aventi diritto (sia i cosiddetti assunti COVID che su posto vacante).

La CGIL si chiede come l’assunzione “a mezzo servizio” possa risolvere le attuali criticità nei reparti e nelle sale operatorie, ove gli ausiliari precari attualmente operano, nonostante la riclassificazione del nuovo CCNL.

Pare evidente, almeno questo è il pensiero della CGIL, che, per non fomentare guerre fra poveri, gli ausiliari “messi alla porta” il 28 febbraio 2023 hanno pari diritto, ma anche con questa aggiunta, il risultato cambia poco se le stabilizzazioni verranno effettuate a 18 ore, sarà minimo il supporto che questo Personale potrà garantire nelle sale operatorie o in altri delicati contesti. Senza dimenticare almeno 4 ausiliari a tempo indeterminato che da anni chiedono di veder trasformato il loro contratto di lavoro in full time.

“Dopo aver reso onore agli Onorevoli vorremmo che i medesimi si caricassero anche dei conseguenziali oneri:

– Interfacciarsi con Regione ed Assessorato per un repentino incremento di spesa per il personale dell’ASP di Ragusa.

– Rendere possibile anche in periodo di gestione commissariale ancorché straordinaria, la modifica del Piano del Fabbisogno assunzionale per assecondare la richiesta di salute dei cittadini di questa provincia.

– Insistere per avere delle direttive precise sul temporaneo utilizzo di alcune risorse per l’assunzione di Dirigenti Medici, al fine di mantenere tutto il personale in scadenza nel mese di giugno considerato dall’ASP in sovrannumero.

– L’assunzione in sovrannumero degli ASU diviene ogni giorno più cogente allor quando questi lavoratori invisibili, operanti da almeno un ventennio nella nostra ASP, rischiano di andare in quiescenza, dopo una carriera senza riconoscimenti d’alcun tipo, ritrovandosi a vivere con un obolo mensile più che con una dignitosa pensione.

– Infine, tutto il personale di ogni ordine e grado, già assunto a tempo indeterminato, ha il diritto di vedere riconosciute le giuste gratifiche derivanti dal merito e dalla premialità (incentivi) degne di questo nome.

In ultima analisi, se sinergia deve esserci fra Direzione, Sindacato e Deputazione, bisogna trasferire a Palermo il concetto che, per i servizi garantiti e per tutti quelli che si potrebbero potenziare, l’organico dell’ASP di Ragusa è insufficiente.

Non è certo con qualche spicciolo per abbattere le liste d’attesa a vantaggio di convenzioni e privati o con i medici gettonisti dai costi ingenti per le casse pubbliche che si possono risolvere le tante criticità della nostra sanità.

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