Aumenti Tari a Comiso e Vittoria: Sud chiama Nord accusa FdI di incoerenza

“Quando la mano sinistra non sa cosa fa la mano destra” esordisce così il coordinatore cittadino di De Luca per Comiso, Giovanni Landro in merito alla vicenda Tari a Comiso aumentata del 28,46%.

“La cosa singolare – sottolinea Landro, vicecoordinatore provinciale ScN – è che a votare questo aumento sono stati anche i consiglieri di Fratelli d’Italia, cioè lo stesso partito che, a Vittoria, ha criticato l’aumento della Tari deciso dall’amministrazione per una percentuale di venti punti in meno, cioè poco più dell’8 per cento. Quindi, a Comiso l’aumento va bene, a Vittoria, anche se molto meno, no. Ma dove sta la coerenza?

Loro stessi è come se fossero rei confessi, politicamente parlando. Al di là di tutto, però, stiamo facendo riferimento a quello stesso partito, Fratelli d’Italia, organico al governo siciliano, espressione di alcuni assessori regionali che abbiamo contestato duramente all’Ars, con i nostri deputati, perché hanno disatteso l’impegno di pagare gli extra costi a supporto dei Comuni costretti a sostenere le maggiori spese determinate dall’invio dei rifiuti fuori regione, al Nord o addirittura all’estero.

Una situazione paradossale, che, evidentemente, i consiglieri di Fratelli d’Italia, pur ben conoscendola, fanno finta di non sapere. Tra l’altro, se entro il 30 giugno queste somme dalla Regione non arriveranno, si rischia di fare saltare il banco, cioè i bilanci di molti Comuni, tra cui quelli di Comiso e Vittoria, andranno in default.

Una situazione a dir poco drammatica ed è su questo che i consiglieri di Fratelli d’Italia dovrebbero invitare i propri referenti alla Regione a dare delle risposte”. “Noi – dice ancora Landro – siamo pronti a fare la nostra e a denunciare tutte le storture del sistema sino a quando la Sicilia non sarà liberata da questo groviglio di potere che la sta affossando definitivamente”.

A Vittoria interviene invece il consigliere comunale di Forza Italia Biagio Pelligra che dopo avere detto no all’aumento della Tari dell’8,22% dichiara: “L’incapacità amministrativa non si può coprire con l’aumento delle tasse, bisogna migliorare la raccolta differenziata.”

“L’aumento del secco indifferenziabile – prosegue Pelligra – è il risultato di quella mancata attenzione che questa amministrazione non ha saputo attuare e che, di fatto, si riverbera su quei cittadini che hanno operato correttamente e che, adesso, si trovano a dovere fare i conti con un esborso non da poco in danno alle loro tasche. Più volte abbiamo chiesto di incrementare gli aspetti legati alla videosorveglianza, all’installazione di specifiche fototrappole, alla costituzione delle guardie ambientali, per cercare di dissuadere chi continua a sporcare noncurante delle regole. E però sembra che da queste orecchie l’amministrazione comunale non ci senta e preferisca adottare provvedimenti che, come in questo caso, danneggiano anche chi segue le regole”.

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