Modica, cooperative sociali, in attesa di risposte:”il silenzio degli innocenti’ o dei colpevoli?”

Preferisco non replicare” dichiara l’assessore al Bilancio del Comune di Modica Delia Vindigni mentre il sindaco Maria Monisteri assicura “Datemi tempo e risolverò anche questo. Ho bisogno di rivedere la situazione dall’origine e fare un piano di rientro con ciascuna cooperativa”.

Questa la risposta dell’amministrazione di Palazzo San Domenico in merito alla questione delle cooperative sociali che attendono da anni di ricevere quanto loro dovuto per poter pagare di conseguenza i propri dipendenti.

Ma, ormai, siamo abituati a questo ‘modus operandi’ che è stato lasciato in eredità dalla precedente amministrazione guidata da Abbate: “Non rispondere” con la speranza che la gente dimentichi. E forse i modicani hanno dimostrato che è davvero questo il modo giusto di operare. Anche perché se la risposta deve essere “tutto sotto controllo” “risolveremo tutto” “nessun allarme” allora forse il silenzio è la migliore arma.

Ci viene in mente il titolo del film “Il silenzio degli innocenti” ma qui di innocenti vediamo solo i tantissimi lavoratori che attendono una risposta seria e concreta dall’amministrazione perché non è giusto lavorare senza percepire lo stipendio.

Nel precedente articolo (leggi qui) abbiamo citato la cooperativa Artemide ma solo perché la Presidente Rita La Terra ci ha messo la faccia ma ci sono anche altre cooperative ad avere problemi di questo tipo.

La Turi Apara, ad esempio, dove le operatrici non vengono pagate da novembre del 2023. Ma sarebbe opportuno che venissero allo scoperto tutte le cooperative che devono percepire soldi dal Comune di Modica.

Potremmo aiutare l’amministrazione “a rivedere la situazione dall’origine”, come dichiara il sindaco, che ancora una volta fa intendere di dover risolvere i problemi lasciati da altri, e lo dichiara a denti stretti “Le verità si sanno in famiglia” per la serie ‘i panni sporchi si lavano in casa’ ma il problema è che il Comune è la casa di tutti e le informazioni bisogna condividerle anche all’esterno perché i soldi sono dei cittadini.

Attendiamo quindi fiduciosi che la situazione si risolva a stretto giro come promesso dal sindaco e che i lavoratori vengano pagati per un servizio svolto e garantito tutto l’anno che ha consentito ai bambini con gravi disabilità di andare a scuola, che ha permesso il trasporto dei disabili, che ha dato l’assistenza alle famiglie dei disabili.

Perché il lavoro che svolgono questi operatori e queste operatrici è prezioso e non basterebbero tutti i soldi del mondo per pagarlo ma loro si accontentano di avere almeno quello che gli spetta. Speriamo di sentire altre voci di protesta perché il silenzio fa male a tutti. Come diceva Martin Luther King “Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano

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