Pozzallo: “Tutti per uno, uno per tutti”, il motto dei sindaci dei comuni ‘Bandiera blu’

Per essere competitivi nei confronti degli altri territori

Nel 2002 quando il Comune di Pozzallo ottenne per la prima volta la bandiera blu il sogno del sindaco Roberto Ammatuna e di Corrado Monaca, past presidente nazionale del Movimento Azzurro, che oggi è consulente dei Comuni per ottenere l’ambito riconoscimento, era quello di colorare di blu tutto il litorale ibleo.

Oggi questo sogno si sta per realizzare visto che su 12 Comuni già 5 sono riusciti a conquistare l’ambita bandiera blu e presto a questi se ne aggiungeranno anche altri ( in primis Santa Croce Camerina che quest’anno per un soffio non è riuscita a entrare nel circuito)

L’obiettivo è infatti quello di creare un coordinamento dei comuni bandiera blu per agire uniti come territorio e non più come singoli comuni. Ed è proprio questo il senso dell’incontro promosso a Pozzallo dal sindaco Roberto Ammatuna e dal suo vice nonché assessore al turismo e alle politiche del mare Raffaele Monte che hanno indetto questa mattina allo Spazio Cultura Meno Assenza una conferenza stampa congiunta dei sindaci dei Comuni di Ragusa. Modica, Scicli, Pozzallo ed Ispica insigniti della Bandiera lo scorso 14 maggio a Roma.

Alla conferenza era presente anche il Commissario del Libero Consorzio di Ragusa la dottoressa Patrizia Valenti.

Dai vari interventi è emersa la condivisione di questa nuova visione unitaria del territorio in cui fare rete non è più una necessità ma una condicio sine qua non il territorio non potrà crescere e competere con le altre destinazioni turistiche.

Prova ne è stata l’esperienza delle feste pasquali quando i comuni sono riusciti a presentarsi con un programma unitario a coloro che avrebbero scelto di trascorrere le loro vacanze in provincia di Ragusa.

Questo momento di confronto-ha dichiarato l’assessore Raffaele Monte che ha introdotto i lavori- vuole essere un punto di partenza affinché ci sia un proseguo nelle attività concrete che dobbiamo portare avanti quotidianamente soprattutto nella realizzazione degli eventi. L’obiettivo è quello di creare un cartellone unico che sia coordinato e non come spesso accaduto in passato soprattutto in estate con eventi importanti che ci hanno messo in competizione. Tutto questo non può più accadere perché è necessario puntare sulle peculiarità di ciascun comune e metterle insieme presentandole come un’offerta unitaria ma allo stesso tempo diversificata”

Un concetto che è stato ribadito dai sindaci, almeno da quelli presenti, infatti, unica nota stonata è stata l’assenza dei primi cittadini di Modica ed Ispica, quest’ultimo poi in particolare si è presentato alla conferenza con un’ex assessore, Carmelo Denaro che ha certamente seguito l’iter per riottenere l’ambito riconoscimento, ma che di fatto oggi non è più nella giunta Leontini.

Modica invece ha inviato il suo assessore all’ambiente Samuele Cannizzaro anche se l’invito era espressamente per i sindaci. Ma a parte questi due scivoloni, l’incontro è stato molto utile per avviare un percorso condiviso affinché il territorio possa farsi trovare pronto alle sfide a cui è chiamato anche dall’Europa essendo in una posizione strategica per i rapporti con il Mediterraneo. In questo senso fondamentale è anche la collaborazione con Malta già avviata da molti comuni.

La Commissaria Valenti ha sottolineato che “la bandiera blu è importante perché significa che questa provincia si è già mossa autonomamente per rispondere alle richieste dell’Europa in particolare sulla sostenibilità ambientale e questo consentirà ai Comuni di avere risorse aggiuntive“. Infatti, anche il tema delle risorse è stato all’ordine del giorno della conferenza ma la Commissaria Valenti ha rassicurato sul fatto che le risorse ci sono ma che i Comuni devono garantire quelle condizioni necessarie per il mantenimento della bandiera.

Ottenere questo riconoscimento- ha dichiarato il prof Corrado Monaca padre di tutte le bandiere blu ottenute dal territorio ragusano- non significa acquisire qualche cosa ma riconoscimento di un processo che è in atto e che deve continuare. Oggi la bandiera blu sta cambiando significato perché prima puntava solo sul mare ma oggi si allarga verso la sostenibilità e questo vuol dire coinvolgere anche l’entroterra e quindi i comuni devono fare sistema fra di loro ma anche con tutte le altre realtà che possiamo offrire al circuito turistico. Per fare questo è necessario acquisire una nuova mentalità, gli amministratori che rimangono sulla vecchia concezione di gestire singolarmente le risorse che vengono assegnate non vanno da nessuna parte

Insomma come dicevamo la bandiera blu è punto di partenza e non di arrivo e di questo sono consapevoli i comuni che già da tempo hanno riottenuto questo riconoscimento e che ogni anno devono lavorare per mantenerlo, ma anche chi come Scicli, lo ha ottenuto quest’anno per la prima volta. “L’impegno economico ed organizzativo per ottenere la bandiera blu è stato importante- ha dichiarato il sindaco Mario Marino ma siamo davvero orgogliosi del risultato. Abbiamo scelto di cominciare da Sampieri perché lì insistevano già delle strutture che garantiscono i servizi necessari. L’obiettivo è quello di mantenere nel tempo questo prestigioso riconoscimento facendo in modo che possa interessare anche le altre località balneari comprese nei 18 Km di costa del territorio di Scicli come Donnalucata, Cava D’Aliga e Playa Grande. I nostri uffici sono già a lavoro non solo per creare i servizi necessari che speriamo di realizzare in tempi brevi ma anche per programmare l’estensione a queste zone”

 Un momento quindi importante quello che si è tenuto a Pozzallo dal quale sono emerse anche delle sollecitazioni come quella del neo Presidente di Confcommercio provinciale Gianluca Manenti che ha  ribadito la propria vicinanza e il proprio sostegno alle amministrazioni sottolineando l’importanza del concetto di territorio per lo sviluppo del turismo affinché non si parli più di destagionalizzazione ma di continuità stagionale.

Il sindaco Roberto Ammatuna in conclusione ha proposto l’istituzione di un marchio che possa racchiudere tutti i comuni bandiera blu e la creazione di eventi che possano interessare congiuntamente questi comuni proprio per consolidare il concetto di squadra avviato in questo primo momento di confronto.

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