Quattro modicani coinvolti nell’operazione “Alto livello” della GdF di Catania
Come preannunciato questa mattina dalle forze dell’ordine, ha toccato anche la provincia di Ragusa e Modica in particolare l’operazione coordinata dalla Dda di Catania e denominata “Alto livello”.
Le fiamme gialle hanno fatto luce su “serbatoi di manodopera” per 439 società, una maxi-frode scoperta a Catania dalla guardia di finanza. Sarebberos stati evasi contributi per 25 milioni di euro, 33 gli indagati di cui 12 arrestati.
Il raffinato sistema serviva a consentire il distacco dei lavoratori a scopo di lucro nei confronti di 439 società, con dipendenti formalmente licenziati, che venivano assunti da quelle a capo della rete, che avrebbero continuato a svolgere le proprie mansioni con il proprio datore di lavoro, permettendo ingenti risparmi fiscali. E’ l’articolato sistema di frode – che sarebbe risultato alimentato dalla creazione di ben 14 reti di impresa – di cui avrebbero fatto parte 37 società con funzione di “distaccanti”, operanti in quasi tutte le regioni italiane.
I militari del Comando provinciale, con la collaborazione dello Scico, hanno eseguito due ordinanze cautelari: 5 persone sono state condotte in carcere, altre 7 poste agli arresti domiciliari e per 4 è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tra i destinatari del provvedimento cautelare in carcere c’è Carmelo Salvatore Di Salvo, 53 anni, di Canicattì, ritenuto al vertice del sodalizio criminale. Insieme a lui, COPIA Mariuccia, nata a Nicosia (EN) in data 30 gennaio 1989; VACIRCA Gaetano, nato a Lentini (SR) il 25 maggio 1957; 4. IUS Gianluca, nato a Roma il 20/11/1975; SARRA Fabrizio, nato a Roma il 8/11/1969.
I modicani sono invece tra i destinatari degli arresti domiciliari. Si tratta di: SARTA Giorgio, nato a Modica (RG) il 8/09/1952; SARTA Roberta, nata a Ragusa il 2/12/1988; SARTA Manuela, nata a Ragusa il 23/03/1979; SIGARI Valerio, nato a Modica (RG) il 26/10/1981.
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