Ricomincio da tre: Alessandro La Terra guarda al Paratriathlon e chiede aiuto agli sponsor
Già campione di Para Powerlifting punta a nuove sfide
Alessandro La Terra, giovane atleta originario di Santa Croce Camerina, si definisce un ragazzo “SuperAbile” dopo che un incidente, avvenuto 10 anni fa gli ha fatto presto a capire che lo sport sarebbe stato “un’uscita d’emergenza” per superare certi dolori, limiti e debolezze.
Lo abbiamo sentito e ha risposto alle nostre domande.
“Sono sempre stato uno sportivo o quanto meno interessato all’attività agonistica ma dopo l’incidente ho trovato una motivazione in più per praticare sport. Ma con una sola particolarità, doveva essere fatto con un altro stile. Entrato rapidamente in questo mondo ho iniziato a provare di tutto: nuoto, tiro con l’arco, tennis, ping pong ma dopo un po’ mi sono innamorato del basket in carrozzina. Il mio percorso però è arrivato al capolinea per motivi personali, allora non volevo più spostarmi da casa.
Ma per me lo sport è vita oltre che sicuramente competizione, ma di quella sana atta a migliorarmi e “rubare”, o per meglio dire, “prendere in prestito segreti” da atleti che hanno più esperienza di me. Lo sport è diventato una priorità nella mia vita che mi consente anche di allargare gli orizzonti, arricchirmi a livello umano e puntare a nuovi traguardi
L’ultimo, raggiunto, è stato il Para Powerlifting che mi ha dato sin da subito soddisfazioni, con il recente titolo di Campione Italiano conquistato nella mia categoria (59 kg). Ovviamente è un percorso ancora tutto da definire perché sto cercando di trovare la categoria che mi si addice di più che sarebbe quella dei 54 Kg.
Ma non mi fermo mai. Un altro obiettivo a cui tengo particolarmente è il Paratriathlon. Scoperto per puro caso, avendo accompagnato ad una gara un mio amico.
In quell’occasione, prosegue Alessandro La Terra, la Asd Triathlon Mothycense, società sportiva molto nota nel ragusano ha aperto uno spiraglio per un mio possibile tesseramento. I dirigenti della società si sono mostrati subito dalla mia parte e, dopo il tesseramento, lavoreranno per far sì che io possa gareggiare per loro già entro quest’anno.
Il lavoro più duro, che porto avanti anche io, è quello di trovare sponsor personali e per la società sportiva, che ci consentano di rendere sostenibile questa mia nuova ed entusiasmante avventura.
Ho pochi sogni ma ben chiari nella mente e veramente importanti per me. Per quanto riguarda la pratica del Para Powerlifting sogno di diventare un atleta Fiamme Oro o rappresentare la Polizia di Stato.
Per il Para Triathlon il primo step è iniziare, e ciò significherebbe essere i riuscito a trovare sponsor che mi aiutino ad abbattere i costi, non proprio abbordabili, per le hand bike ad esempio, per il materiale tecnico o le trasferte, che mi auguro di fare soprattutto se voglio raggiungere alti livelli anche in questa disciplina”.