Vittoria e la mafia: il sindaco Aiello replica ad interventi e prese di posizione

L’operazione antimaafia che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di ben 16 persone legate al malaffare nel settore degli imballaggi, ha scatenato anche una serie di interventi politici.

Interventi che, in alcuni casi, non sono piaciuti al primo cittadino, Francesco Aiello che dopo avere postato sulla sua pagina brevi ma piccati messaggi, com’è spesso solito fare, ha deciso in queste ore di scrivere ufficialmente un comunicato stampa di replica.

“Il Sindaco, – scrive lo stesso Aiello – dopo avere letto i diversi comunicati e interventi di Partiti e Movimenti, alcuni dei quali pretestuosi e privi di fondamento, prende atto della scarsa conoscenza, da parte degli estensori dei vari documenti, del percorso politico-amministrativo dallo stesso perseguito, e degli atti realizzati insieme a coloro i quali lo hanno appoggiato e sostenuto per combattere la pressione mafiosa sul tessuto economico e sociale del territorio, specie nei dintorni del locale mercato ortofrutticolo per i flussi di affari che vi girano.

E’ una realtà che coinvolge tutti i possibili interessi che le cosche mafiose intercettano, atteso che oggi la mafia ha indossato giacca e cravatta per dedicarsi a fatti più lucrosi e meno rischiosi, lasciando alla manovalanza i settori tradizionali del crimine, quali il gioco d’azzardo, lo sfruttamento della prostituzione, le estorsioni etc.

Non trascurando certo di tentare di ingerirsi negli affari pubblici, e, soprattutto, negli appalti, compresa la raccolta dei rifiuti solidi urbani e simili, come la cronaca degli ultimi anni conferma”.

Aiello ricorda come abbia ancora in corso processi penali per avere qualificato come collusi con la mafia delle società che si occupano di rifiuti, mentre tanti dirigenti politici hanno taciuto. E ancora le critiche da lui avanzate ai commissari straordinari allorquando non fecero costituire parte civile il Comune nel processo penale contro gli ex sindaci Nicosia e Moscato, conclusosi per fortuna di Vittoria con l’assoluzione, col Comune costituitosi opportunamente come parte lesa.

“Sconoscono, ma avevano l’obbligo di documentarsi, che è stato inserito nello Statuto comunale l’obbligo per l’Amministrazione in carica, di costituirsi parte civile nei processi penali per mafia relativi al territorio? Grazie anche a questo Sindaco, il quale conosce come tutti i cittadini di Vittoria i coinvolti nell’operazione antimafia, con i quali tuttavia non ha avuto alcun rapporto, sconoscendone e non avendone interesse a conoscere anche l’orientamento politico, è stato il primo Sindaco di Vittoria a fare costituire parte civile il Comune di Vittoria nel processo penale svoltosi nella Corte d’Assise di Siracusa, denominato Squalo, con oltre 120 imputati.

Si documentino questi signori, prima di fare comunicati ufficiali, magari così apprenderebbero che questo Sindaco ha depositato diversi esposti alle due Procure: quella antimafia di Catania e quella di Ragusa, come fatto anche in questi giorni, perché vengano chiariti lati oscuri, che qualcuno, interessato per motivi che non riguardano la politica, di tanto in tanto crea ad arte, non potendo evidentemente riuscire a contrastare Aiello, con un’opposizione politica corretta e leale, dimenticando che certe battaglie sociali, quale quella importantissima contro tutte le mafie, si combattono uniti, facendo squadra, senza speculazioni di parte”.

In conclusione Aiello invita alla riflessione le forze sane della città per evitare ulteriori lacerazioni, che risulterebbero devastanti per l’intera comunità.

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